Una pioggia di finanziamenti mai visti a memoria d’uomo sta per
raggiungere la piccola comunità del Meilogu: oltre tre milioni e
duecentomila euro per sette interventi che nei prossimi mesi
interesseranno la riqualificazione urbana, l’ampliamento del museo e
dell’offerta turistico ricettiva, la viabilità e i percorsi
naturalistici, le aree verdi, la promozione di nuove attività
economiche e forme di sviluppo sostenibile in un’efficace azione di
contrasto allo spopolamento.
E il sindaco Roberto Marras esulta per il coronamento di un sogno che
si avvera, dopo un’azione amministrativa puntigliosa iniziata anni fa
con il coinvolgimento della popolazione nel pieno spirito di una
progettazione partecipata. L’annuncio del finanziamento è arrivato
curiosamente il giorno di San Martino, una casualità interpretata come
segno di buon auspicio da una comunità devotissima al santo patrono.
«Siamo riusciti a portare a buon fine i nostri propositi e ora ci
aspettiamo un vero restyling del paese, per una piena valorizzazione
delle sue eccellenze che possa far decollare lo sviluppo dell’intera
comunità. Finalmente abbiamo uno strumento per combattere lo
spopolamento – ha affermato il primo cittadino –. Questo
finanziamento, che considero un fiore all’occhiello della nostra
azione amministrativa, è frutto di un lavoro svolto in sinergia con
popolazione, e si è concretizzato grazie all’ottimo lavoro svolto
dall’area tecnica comunale».
Bessude si sviluppa quindi, anzi, “si apprezza”, come è stato
battezzato il progetto finanziato all’Assessorato Regionale agli Enti
Locali attraverso il Programma per il Riordino Urbano (PIRU), che vede
nel ruolo di responsabile l’ingegnere Massimiliano Carboni, coadiuvato
dal geometra Pietro Sotgiu e dall’architetta Paola Chessa.
Tra i primi obiettivi c’è l’ampliamento del museo medievale Mu.Me in
collaborazione con il Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e
della formazione dell’Università di Sassari, in virtù del proficuo
rapporto già instaurato con il direttore Marco Milanese.
Il complesso
museale sarà dislocato tra diversi edifici di pregio destinati a
biblioteca, laboratori didattici, sede consultazione, e infine a una
vera e propria casa-museo ricca di testimonianze etnografiche del
paese. Sarà accolta oltremodo la richiesta della curia Arcivescovile
per l’apertura di una sezione dell’Archivio storico diocesano della
Forania di Sorres.
L’iniziativa porterà quindi alla creazione di nuove posizioni di
lavoro. Nello specifico, alla promozione di startup e cooperative
locali, e all’assunzione di un archivista, di un docente in didattica
museale e di un collaboratore in archeologia per l’individuazione e la
perimetrazione dei villaggi medievali abbandonati del territorio,
nell’ottica di ampliare il lavoro di ricerca già predisposto dallo
studioso Gianluigi Marras. Sono in progetto anche studi approfonditi
sui documenti presenti in ciascuna parrocchia del Meilogu.
Un’operazione di sviluppo culturale inestimabile per l’intera Unione
dei Comuni.
Le attività di gestione del Mu.Me, diretto operativamente da Gavino
Cabras, garantiranno inoltre la presenza di gruppi di studenti a fini
didattici e di ricerca, con conseguente ampliamento delle strutture
ricettive ai fini dell’accoglienza per circa venti nuovi posti letto.
Si spera a tal proposito di ripetere al più presto il progetto che
quest’anno ha coinvolto gli studenti dell’University of British
Columbia di Vancouver, in Canada, a cura della docente di Antropologia
Sabrina Magliocco.
Sarà realizzata una pista ciclopedonale ad anello con caratteristiche
di eco-sostenibilità che metterà in comunicazione il rione storico con
l’area urbana più recente e i percorsi naturalistici, che saranno
maggiormente valorizzati per favorire la scoperta di territorio e
archeologia.
Attraverso gli interventi di riordino urbano si completerà il
ripristino delle pavimentazioni storiche originarie, con la riscoperta
de “s’impedradu” di piazze e sagrati. Altri punti importanti sono
l’abbattimento delle barriere architettoniche urbane e la
rifunzionalizzazione delle strutture dell’ex scuola e dell’ex comune e
delle aree di loro pertinenza per creazione di nuovi servizi alla
popolazione.
Sono stati programmati sistemi di illuminazione a basso impatto
ambientale e persino le pensiline di servizio alla pista ciclopedonale
avranno pannelli fotovoltaici e utilizzo di energie da fonti
rinnovabili. Non è stata trascurata dal progetto la valorizzazione del
paesaggio, attuata attraverso la piantumazione di specie autoctone per
la costituzione di aree verdi, tra le quali uno spazio ulteriore
amplierà l’area di pertinenza della chiesa di San Leonardo. Dulcis in
fundo, a partire dal parco Antonio Tanca sarà installata una funivia
diretta fin sulla cima del Pelao, che permetterà ai visitatori di
godere appieno dei meravigliosi panorami del territorio.