Un vero e proprio esercito di giovani desiderosi di donare il sangue e
di essere informati sulle modalità di donazione del midollo osseo.
Questa mattina il piazzale dei parcheggi antistante la clinica di
Malattie infettive dell'Aou di Sassari è stato “invaso” da oltre un
centinaio di ragazzi delle scuole superiori della città che hanno
aderito alla quinta edizione di “Goccia su goccia”.
L'evento,
organizzato dal Segretariato italiano studenti di Medicina (Sism) di
Sassari, in collaborazione con il centro Trasfusionale e la
Diabetologia dell'Aou, l'Avis provinciale e comunale e l'Admo Sassari,
è stato una vera e propria occasione per sensibilizzare i giovani al
problema della donazione, oltre che momento per svolgere attività di
informazione e prevenzione.
Sul piazzale tre gazebo informativi e tre autoemoteche dell'Avis hanno
ospitato i tanti ragazzi che hanno deciso di donare il sangue e di
informarsi sui vari temi proposti durante la giornata. Gli
organizzatori, infatti, hanno parlato della prevenzione dei tumori al
seno, del tumore della prostata e del testicolo quindi anche del
diabete, offrendo anche un controllo gratuito della glicemia, grazie
al materiale messo a disposizione dalla Diabetologia dell'Aou.
«La risposta è stata positiva – ha detto Sergio Carossino,
rappresentante del Sism Sassari – gli studenti hanno fatto domande e
hanno mostrato interesse alle problematiche. C'è necessità di educare
i giovani sulle donazioni, perché emerga una coscienza sociale. Ogni
anno abbiamo sempre più risposte e per questa edizione abbiamo anche
richiesto l'intervento di una terza autoemoteca. Il successo è andato
oltre ogni rosea aspettative, e i ragazzi sono stati così tanti che
alcuni sono andati a donare il sangue anche al centro Trasfusionale
del palazzo Rosa». A fine mattinata si conteranno circa 60 sacche di
sangue.
Entusiasta per la presenza numerosa anche Nello Merella, segretario
provinciale dell'Avis.
«Per questa manifestazione, ormai, dovremmo
pensare di passare dalla cadenza semestrale a quella quadrimestrale –
ha detto –. La fascia che vorremmo raggiungere maggiormente è quella
tra i 18 e i 21 anni, così da ringiovanire il “parco” donatori».
Ad aderire all'iniziativa gli studenti degli istituti “Spano”,
“Marconi”, “Canopoleno”, “Azuni”, Europa, Kennedy, Agraria,
Alberghiero, Geometri e Industriali.
«Una risposta molto ampia, che ci fa enormemente piacere – ha detto
Pietro Manca, direttore del centro Trasfusionale del Palazzo Rosa – e
ci auguriamo che queste giornate possano essere da esempio e
convincere tanti altri a donare sangue. In Sardegna c'è una grande
necessità di sangue ed emocomponenti e donare aiuta a salvare una
vita, oltre che consentire al donatore un controllo periodico della
propria salute».
Allo stand dell'Admo, poi, tanto interesse per la donazione delle
cellule staminali ematopoietiche. «Il nostro compito oggi – ha detto
Nicolò Spano responsabile Admo Sassari – è stato avvicinare i ragazzi
alla donazione del midollo osseo. Hanno potuto parlare con un medico e
chi ha voluto ha donato anche una fiala di sangue, che sarà inviata al
Centro Trapianti di Cagliari per la tipizzazione del Dna e
l'inserimento nel registro dei donatori mondiali».