Consentirà la realizzazione di interventi di specialità oculistica,
quali cataratte, così da alleggerire il carico sulle sale operatorie
di Oculistica, che saranno utilizzate per le attività chirurgiche più
complesse. Si tratta del nuovo ambulatorio chirurgico dell'unità
operativa diretta dal professor Francesco Boscia, realizzato al piano
terra del secondo padiglione delle Stecche Bianche. I locali sono
stati ristrutturati e adeguati con il prezioso contributo dei privati
e intitolati ad Angelo Delogu.
Per l'ammodernamento dei locali al piano terra della seconda stecca
bianca, l'Aou di Sassari ha utilizzato circa 65mila euro: di questi
30mila su fondi del Servizio edile e impianti dell'Aou e 35mila da
donazione liberale della famiglia Delogu di Sassari. L'ufficio tecnico
dell'azienda di viale San Pietro ha elaborato il progetto che è stato
approvato, poi, a marzo 2018, dando così il via libera agli uffici per
la predisposizione della gara d'appalto. Gara che si è chiusa con
l'aggiudicazione alla ditta Iem di Sassari. A conclusione lavori sono
state avviate le procedure di accreditamento sanitario.
L'apertura è avvenuta questa mattina alla presenza dell'assessore
regionale della Sanità Mario Nieddu, del presidente del Consiglio
regionale Michele Pais, del presidente della sesta commissione
regionale Domenico Gallus, del prefetto di Sassari Maria Luisa
D'Alessandro, del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, del rettore
dell'Università di Sassari Massimo Carpinelli, del presidente
dell'Ordine dei medici Nicola Addis, il generale della Brigata Sassari
Andrea Di Stasio e dell'arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco
Saba che ha benedetto i nuovi locali. A fare gli onori di casa per
l'Aou il direttore generale Nicolò Orrù, il direttore sanitario Bruno
Contu, il direttore amministrativo Chiara Seazzu e il direttore
dell'unità operativa di Oculistica professor Francesco Boscia.
Di grande rilevanza il contributo offerto dai privati per la
ristrutturazione dei locali e la realizzazione dell'ambulatorio. Per
la famiglia Delogu la donazione rappresenta un gesto importante. Dopo
la morte, avvenuta quattro anni fa, del capofamiglia Angelo,
conosciuto e stimato ottico in città, i quattro figli, Giovanni,
Giuliano, Elisabetta e Stefano – presenti questa mattina all'apertura
dell'ambulatorio – desideravano poter ricordare il padre in modo
particolare. Hanno così espresso il desiderio di fare qualcosa che
andasse a vantaggio della società e la scelta si è orientata proprio
per l'unità operativa di Oculistica.
Nell'ambulatorio saranno eseguiti interventi chirurgici e procedure
diagnostiche o terapeutiche invasive o semi invasive, per quelle
situazioni che non richiedono ricovero ordinario o a ciclo diurno. Si
tratta di interventi che possono essere svolti in anestesia locale o
loco-regionale e non necessitano di un'osservazione post operatoria
prolungata.
L'ambulatorio, oltre alla sala dedicata agli interventi con gli arredi
dedicati, si compone di una stanza di preparazione e un'altra di
osservazione post intervento. Al suo interno, oltre al direttore,
saranno impegnati due medici, due infermieri e un ausiliario per la
sterilizzazione dei ferri chirurgici.
Con la sua attivazione sarà possibile quindi istituire un percorso di
chirurgia ambulatoriale programma. I pazienti da avviare a questo
percorso saranno selezionati sulla base delle condizioni generali,
della tipologia delle patologie e della complessità dell'intervento
richiesto. «L'apertura di questo nuovo ambulatorio – ha detto il
direttore generale Nicolò Orrù nel ringraziare tutti gli operatori –
renderà disponibili le sale del blocco operatorio per le attività
chirurgiche più complesse e consentirà di ridurre le liste d'attesa
per i pazienti che soffrono di questa patologia e renderà più celeri
le procedure per le cataratte».
«Qui – ha aggiunto professor Francesco Boscia – saranno effettuate
procedure anche per patologie sociali in progressivo aumento, quali la
retinopatia diabetica e la maculopatia senile, trattamenti per i quali
si prevede un aumento della richiesta. La nostra struttura ,
attualmente, è il quinto centro in Italia per l'erogazione di queste
prestazioni. Ogni anno sono oltre 1600 gli interventi chirurgici della
cataratta. Con il nuovo ambulatorio i volumi potranno aumentare,
riducendo notevolmente i tempi di attesa dei pazienti, soprattutto di
quelli che arrivano da fuori città».