Lo sostiene in una nota Francesco Agus , Presidente gruppo consiliare
"Progressisti" Consiglio regionale della Sardegna , che afferma : "
Ci fa piacere sapere che l’Assessorato al turismo, dopo l’iniziale
chiusura di alcuni giorni fa, abbia deciso di non chiudere la porta
agli organizzatori dei tanti eventi in tutta l’isola esclusi dalla
ripartizione dei finanziamenti per carenza di fondi e di adoperarsi
per costruire una soluzione.
Due giorni fa tutte le forze politiche rappresentate in consiglio
hanno condiviso l’esigenza posta dalla minoranza riguardo l'aumento
delle risorse al fine di permettere a tutti gli esclusi dai
finanziamenti della L. 7/55, enti pubblici e soggetti privati, di
accedere ai contributi. Su questi punti abbiamo registrato una grande
condivisione tra le forze rappresentate in Consiglio regionale e un
grande senso di responsabilità: martedì è già programmata la
discussione di un ordine del giorno sul tema e l’Assessore al bilancio
è già al lavoro per reperire ulteriori risorse, qualora quelle
presenti nei capitoli dell’assessorato al turismo non fossero
sufficienti.
L’adeguamento del bilancio di previsione è una prassi già portata
avanti con successo negli anni scorsi. Nel 2018 sono stati elargiti
oltre 10,3 milioni che hanno concesso ad oltre 215 progetti di essere
finanziati.
Stupisce invece come l'assessore al turismo consideri negativamente un
dato che è invece estremamente positivo. L’aumento delle richieste di
contributi (+43% di domande rispetto all’anno scorso) è un ottimo
segnale di ripresa, prova di un tessuto culturale e associativo vitale
e in crescita in tutta l'isola. Sarebbe gravissimo frustrare e
penalizzare gli operatori che con grande impegno da anni animano i
comuni piccoli e grandi della Sardegna, aiutano nella
destagionalizzazione dell’offerta turistica e creano un indotto
irrinunciabile.
Nei primi sei mesi di questa legislatura il tema è
stato sottovalutato e si è arrivati alla pubblicazione della
graduatoria senza che sia stato deciso l'aumento di risorse né che le
associazioni siano state informate dell'eventualità di essere escluse
per questo. Sarebbe stata sufficiente una delibera di Giunta per
consentire la variazione di bilancio ed evitare il problema a monte:
nei capitoli dell’Assessorato al Turismo ci sono ancora, a due mesi
dalla chiusura della ragioneria regionale, diversi milioni di euro non
spesi, molti dei quali ancora non impegnati che rischiano di essere
persi.
Crediamo poi sia necessario, al fine della revisione dei criteri
annunciata dalla Giunta, un coinvolgimento pieno ed effettivo del
Consiglio regionale sin dalle prime fasi, anche al fine di fugare il
dubbio riguardo al fatto che il “cambio di metodi” annunciato
dall’assessore non celi in realtà l’istituzionalizzazione della
“politica delle mancette” inaugurata con una delibera inopportuna ed
illegittima che ha distribuito, senza criterio ne bando pubblico,
381mila euro a 33 soggetti diversi nella più totale opacità e
discrezionalità.