Più controlli e vigilanza su contratti, incarichi, assunzioni e
bilanci quindi favorire e incentivare la meritocrazia, garantire una
maggiore informazione e comunicazione sugli argomenti della
trasparenza e anticorruzione. Sono alcuni dei suggerimenti emersi dal
questionario sottoposto ai dipendenti dell'Aou di Sassari che hanno
partecipato al primo percorso formativo in tema di “Trasparenza e
Anticorruzione”.
Il percorso formativo, iniziato a febbraio, in 15 edizioni ha
coinvolto 517 dipendenti, tra personale del comparto, della dirigenza
medica e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e
amministrativa.
L'obiettivo del corso, progettato dal responsabile per
la trasparenza e la prevenzione della corruzione in collaborazione con
la direzione aziendale e con il supporto della struttura della
Formazione, ricerca e sperimentazione clinica, era quello di istruire
il personale dipendente sul complesso tema della corruzione e sulle
misure previste dalla legge anticorruzione.
All’interno delle lezioni è stato realizzato un sondaggio, così da
dare voce al personale dipendente, in un'ottica di trasparenza.
All’inizio di ogni modulo è stato fornito ai partecipanti un
questionario anonimo d’ingresso, utile a raccogliere informazioni
necessarie per migliorare la trasparenza e le azioni di prevenzione
della corruzione.
Dei 517 partecipanti hanno risposto in 502, cioè 92,10% dei
frequentanti le lezioni.
I partecipanti ai corsi hanno messo in
evidenza la necessità di una maggiore informazione e formazione sulla
prevenzione e anticorruzione. Secondo il 92,43%, poi, “se si riuscisse
a eliminare i più rilevanti fenomeni di corruzione, il risparmio
stimabile per le pubbliche finanze” sarebbe molto rilevante. Per il
4,18% sarebbe poco rilevante e per il 3,38% irrilevante. Per il
60,16%, inoltre, sarebbe eticamente deprecabile “accettare, in cambio
di denaro o altri corrispettivi, non effettuare o fare effettuare in
modo inadeguato, controlli e collaudi”.
Soltanto per il 5,18%, invece, sarebbe eticamente deprecabile
raccomandare una persona per una assunzione o un affidamento di un
incarico. Oltre l'80% ritiene, in parte o totalmente, che “la
corruzione sia diversa dalla malamministrazione, cioè dall'insieme di
comportamenti inadeguati, di incompetenza, di improvvisazione, di
mancanza di professionalità adeguata”.
E ancora, circa il 45% ritiene, totalmente o in parte, che “le
dimensioni della corruzione siano tali da far ritenere ormai
difficilmente conseguibile una efficace riforma del sistema”.
Quasi il
60%, infine, ha dichiarato di essere, totalmente o in parte, d'accordo
sul fatto che la corruzione sia una realtà 'normale', che pervade il
comportamento delle pubbliche amministrazioni, indipendentemente dalle
loro specifiche missioni e dalle loro specifiche aree di attività.
«Il nostro obiettivo – afferma il direttore generale dell'Aou di
Sassari Nicolò Orrù – è quello di estendere questo tipo di formazione
a tutti i dipendenti nell'arco del prossimo biennio. Da marzo abbiamo
voluto dare un maggiore impulso all'attività con l'attivazione di una
piattaforma informatica per le segnalazioni degli illeciti, anche in
formato anonimo. Abbiamo nominato, inoltre, il responsabile
anticorruzione e i suoi referenti dipartimentali».
«L’attività formativa ha avuto un approccio normativo, specialistico e
valoriale, – spiega Giancarlo Manzoni, docente del corso e
responsabile per la Trasparenza e prevenzione della corruzione – volto
ad accrescere le competenze e lo sviluppo del senso etico del
personale amministrativo e sanitario aziendale». La formazione ha
riguardato le norme penali in materia di reati contro la pubblica
amministrazione, la normativa anticorruzione, la trasparenza, gli
aspetti etici e la legalità dell’attività sanitaria ed amministrativa.
L'Aou di Sassari, dai primi di marzo inoltre, attraverso il
responsabile anticorruzione sta procedendo all’adozione di nuove
misure per potenziare il sistema di prevenzione della corruzione. Dopo
l'adesione al progetto WhistleblowingPA di Transparency International
Italia e del Centro Hermes per la trasparenza e i diritti umani e
digitali, ha adottato il registro degli accessi agli atti. Inoltre ha
aderito alla piattaforma di acquisizione dei Piani triennali per la
prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Anac, che
consente una più attenta analisi dei piani, il tutto in linea con i
valori fondanti della mission e della vision aziendale e con quanto
indicato nell'atto aziendale.