La Regione riaccende il faro sulle strade nel tentativo di far
comprendere il dramma delle infrastrutture viarie sarde. Da una parte
l’elenco delle arterie ritenute strategiche ma bloccate, così come
definite nel dossier delle opere viarie da commissariare che porta la
firma della Regione, dall’altra il prospetto economico dei
finanziamenti per le opere viarie di cui Anas è soggetto attuatore, 3
miliardi di euro in totale, di cui buona parte a rischio se non
verranno appaltati i lavori. È stato programmato per giovedì mattina a
Cagliari, nella sede dell’Assessorato dei Lavori Pubblici, l’incontro
tra l’Assessore Roberto Frongia e l’Amministratore delegato di Anas,
Massimo Simonini, alla presenza del direttore generale
dell’Assessorato, Piero Dau, e del direttore della progettazione e
realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.
“I notevoli ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti
della viabilità sarda, gran parte delle quali in capo ad Anas, non
fanno che aggravare il deficit strutturale del territorio regionale
esponendo la Sardegna al rischio di perdita dei finanziamenti –
commenta l’Assessore Frongia - È del tutto evidente, quindi, che si
debba operare con la massima celerità per accelerare i cantieri e
sbloccare quelli fermi, motivo per cui abbiamo chiesto il
Commissariamento“.
E rispetto alla notizia di riapertura del cantiere sulla Sassari-
Olbia (secondo lotto), Frongia spiega: “Non possiamo che accogliere
con favore ogni buona notizia ma questa non sposta di una virgola il
dramma delle infrastrutture stradali che ci riguarda. Oltre al
sacrosanto completamento dei lavori sulla Sassari-Olbia – continua
Frongia - nell’incontro di giovedì ricorderò ad Anas quanto sia
importante per la Sardegna la messa in sicurezza della 131, il
completamento della 291 Sassari-Alghero, e come questa regione sia
ancora in attesa di risposte sulla 125 “Orientale Sarda”, sulla nuova
125/133 bis, sulla circonvallazione di Olbia, sulla 127
“Settentrionale Sarda”, sulla 195 “Sulcitana” Cagliari-Pula, sulla 130
e sulla 554. Si tratta di opere che insistono sulla viabilità
principale dell’Isola coinvolgendo gli assi portanti degli spostamenti
interni e condizionando i collegamenti con le porte di accesso
all’Isola (aeroporti e porti). Opere fondamentali – conclude Frongia -
non a caso inserite nella richiesta di commissariamento, per le quali
ancora tutto tace”.