Un connubio in virtù del quale Mirtò riesce ancora una volta a
mettere insieme tanti aspetti legati alla sua vocazione: l’evento, gli
stilisti locali, uno scenario da sogno che valorizzi la storia e le
tradizioni di Olbia, con il richiamo forte alle radici, simboleggiate
da quella che fu cattedrale della città, oggi basilica, costruita in
due fasi tra l’XI e la seconda metà del XII secolo. Questa sera, dalle
22 in poi, Mirtò chiude una quinta edizione di grande successo proprio
con un evento unico nel suo genere: la sfilata di moda che mette
insieme nomi di primo piano dell’arte più pregiata di Olbia, in
collaborazione con la Confartigianato Gallura, Confcommercio e
coordinata dalla stilista e direttrice artistica, Antonella Fini.
L’EVENTO. Mirtò ha quindi deciso di puntare ancora una volta su eventi
che valorizzino le bellezze di Olbia e del suo territorio. In questo
caso fondamentale è stata la sinergia assoluta con il Comune di Olbia,
che ha scelto grazie al sindaco Settimo Nizzi e all’assessore alla
Cultura, Sabrina Serra, di far svolgere la sfilata nel magnifico
scenario della scalinata di San Simplicio, restituita alla città negli
anni scorsi dopo i lavori di restauro. “La bellissima scalinata della
basilica di San Simplicio è uno dei luoghi più suggestivi della nostra
città e dopo il grande successo dello scorso anno ospiterà la sfilata
di moda inclusa nel calendario del festival Mirtò – sottolinea la
Serra -. Mettiamo ancora una volta i nostri beni archeologici al
centro, favoriamo il connubio tra cultura, eventi di promozione del
territorio e i luoghi che hanno segnato il nostro passato e
caratterizzano la nostra identità ancora oggi”. Tra gli abiti che
indosseranno le modelle durante la sfilata ci sarà anche quello
tradizionale di Eleonora d’Arborea, che simboleggerà la campagna
contro la violenza sulle donne. “Mirtò ha scelto di puntare per la
chiusura del Festival su un evento unico, in uno scenario fantastico
come quello di San Simplicio, simbolo del connubio tra tradizione e
promozione del nostro territorio – sottolinea Antonella Fini, stilista
e direttrice artistica della sfilata -. Anche quest’anno punteremo su
artisti di talento e sulle loro splendide creazioni di alta moda e
artigianato di qualità”.
LA MUSICA. Una parte fondamentale in questa quinta edizione di Mirtò
l’ha avuta la musica. Mirtò ha potuto contare anche quest’anno sulla
voce e i testi di una leggenda della musica sarda e nazionale, Piero
Marras. In progetto c’è un cd con i grandi successi di Piero Marras
con il logo di Mirtò, da portare nelle grandi fiere internazionali, da
Amsterdam a Stoccarda. Marras ha aperto questa edizione con un
concerto nell’anteprima di Mirtò ad Ollolai, dopo aver chiuso
l’edizione dello scorso anno con la straordinaria esibizione in piazza
Elena di Gallura ad Olbia. Ospiti speciali della sfilata di questa
sera saranno poi Maria Giovanna Cherchi e Giampaolo Barceloneta.
Insieme a loro ci sarà anche il duo Paoletto Masala e Giacomo Gabriele
Deiana. Il Festival internazionale del Mirto ha poi voluto dare spazio
ai giovani musicisti sardi, scoprendo e lanciando talenti e possibili
futuri protagonisti della scena musicale dell’Isola. Tra questi ci
sono certamente i componenti del “Paolo Carboni Trio”. Loro hanno
aperto il festival con una esibizione che ha rappresentato la prima
apparizione in pubblico. Paolo Carboni, 22 anni, al basso e voce; Luca
Lattanzio, 19 anni, alla chitarra e alla chitarra e Rocco Pontillo, 20
anni, alla batteria. Una cover band dal repertorio che spazia con
arrangiamenti originali da De Andrè a Pino Daniele, passando per i
Police e Ed Sheeran.
GLI ARTISTI. Nomi importanti della moda saranno protagonisti della
serata presentata dalla giornalista Daniela Astara. Si inizierà con la
stessa Antonella Fini, poi la stilista Sara Pitzoi e i suoi foulard
Esserestyle. Sarà poi la volta di Paola Tangianu, che ama definirsi
“artigiana della pelle”, che nei suoi abiti sa abbinare ai tessuti
tipici sardi. Poi Chiara Derosas presenterà le sue borse dal design
originale: creazioni che raccontano la nostra isola nel connubio fra
sughero, pelle e tessuti tipici sardi, in particolare il “litzos”
prodotto ad Olbia. Sarà poi la volta di Irene Piccinnu, stilista
olbiese i cui capi rappresentano vere opere d'arte, creati con
l'antico metodo della xilografia: intagliando il legno scolpisce i
suoi disegni, come si faceva nell'antichità, stampandoli poi nel
tessuto. Poi sarà la volta di Eleonora Cattrocci, designer di
gioielli, il cui marchio Meg Jewels, nato nel 2008, in pochi anni si è
posizionato tra i maggiori brand emergenti nel panorama
dell’artigianato sardo. Con il suo atelier è riuscita a far conoscere
la sua arte, una tecnica particolare fatta di tessuti pregiati e di
materiali attentamente selezionati. La scalinata di San Simplicio
vedrà poi sfilare gli abiti di Marco Campus, che punta su abiti di
un’eleganza tra passato e presente, con la ricchezza di quelli
tradizionali sardi, in cui ogni singolo capo racconta una storia
insieme ai colori e alle meraviglie dell'isola. Infine chiuderà la
serata Massimo Littera, designer della ceramica artistica di grande
talento, che crea delle sfere di cristallo artificiale dall’impatto
estremamente suggestivo. La make up artist sarà Emiliana San Camillo e
tutte le acconciature delle modelle saranno curate dall’hair stylist
Niko Veccia per La Vie est belle. La sfilata sarà curata dalla
stilista di Porto Torres, Antonella Fini, in collaborazione con
Francesca Azzena.