Un arcipelago di Isole che celebra le eccellenze artigiane,
enogastronomiche, culturali, tradizioni e storia di Olbia, partendo
dal borgo del turismo di eccellenza, Porto Rotondo, per arrivare fino
al rinnovato teatro Michelucci. Mirtò, il Festival internazionale del
Mirto, ha aperto ieri sera ufficialmente la sua quinta edizione. Lo ha
fatto con un programma ambizioso, vario, tutto votato alla
valorizzazione delle ricchezze che vantano la Gallura e l’intera
Sardegna, dalla costa fino ai paesi dell’interno. Un’inaugurazione che
quest’anno ha indossato la duplice veste, per partire in contemporanea
a Porto Rotondo e Olbia.
Dalle 18 il teatro Michelucci, riaperto al pubblico dopo i lavori di
ristrutturazione, si è trasformato nell’Isola dei Tesori Mirtò. Un
grande hub che sa unire insieme i gusti e sapori della tradizione, con
le grandi ricchezze archeologiche dell’isola. Da qui il connubio con
l’Isola degli Artigiani, l’Isola dell’Archeologia e la mostra Mytilus.
Proprio quest’ultima, inaugurata alle 19, rappresenta uno spazio
importante per uno dei settori storicamente trainanti dell’economia
del territorio.
Il teatro Michelucci ospiterà fino a martedì 20 agosto “Mytilus – 100
anni di storia, tradizioni e strumenti della maricoltura di Olbia” in
collaborazione con il Consorzio Molluschicoltori di Olbia. “Veniamo
dalla bellissima esperienza insieme a Mirtò in Casa Sardegna ad
Alghero, durante la tappa del rally mondiale – spiega Raffaele Bigi,
presidente del Consorzio -. Qui ad Olbia completiamo un nostro
percorso. La novità consisterà nella creazione di due format: uno, il
più classico, con la preparazione e degustazione guidata dei nostri
prodotti; il secondo, per la prima volta, attraverso una esposizione
etnografica che ripercorre i quasi 100 anni di storia delle cozze ad
Olbia, visto che la prima concessione fu rilasciata il 15 dicembre del
1920”.
Dunque da ieri sera i visitatori di Mirtò potranno godere di varie
degustazioni guidate di primi piatti, secondi, crudi, tutti
all’insegna dei prodotti del Consorzio dei molluschicoltori di Olbia:
cozze, ostriche, tartufi, cannolicchi, bocconi e arselle. Degustazioni
con piatti elaborati per comprendere le peculiarità delle produzioni
locali, insieme a una esposizione che ripercorre la storia delle cozze
di Olbia attraverso gigantografie di foto degli anni ’50, con una vera
imbarcazione, attrezzature da lavoro e anche due mini impianti, su
palo per il passato e galleggianti come quelli più moderni. “Per noi
Mirtò e il teatro Michelucci rappresentano un veicolo di promozione e
comunicazione molto importante – sottolinea Bigi -. La nostra è una
produzione di nicchia, lavoriamo con i numeri del prodotto che ci dà
la natura, il valore aggiunto è nella qualità. Una vetrina come Mirtò
ci consente di valorizzare economicamente la nostra produzione, che
consideriamo di eccellenza, insieme a una esposizione che coinvolge
artigianato e siti archeologici. Questo è il vero marketing
territoriale”.
.
Dal Michelucci a via Belli e Piazza Cascella a Porto Rotondo. La
vocazione itinerante di Mirtò anche quest’anno ha scelto Porto
Rotondo, il borgo turistico di eccellenza del Comune di Olbia, per
l’inaugurazione del Festival internazionale del Mirto. Ieri sera il
via alle 18 con l’apertura degli stand dei produttori di mirto; dalle
21, poi, in piazza Cascella, c’è stata l’esibizione del Gruppo Folk
olbiese e del Coro Sos Astores. Un riconoscimento da parte
dell’organizzazione di Mirtò, che ha voluto così celebrare anche i
cinquant’anni di vita del Consorzio di Porto Rotondo, festeggiati lo
scorso primo agosto. Il Consorzio di Porto Rotondo rappresenta una
stella nel firmamento turistico nazionale, con i suoi 60 dipendenti a
tempo indeterminato e circa 50 stagionali. Lavoratori che
contribuiscono, con gli stessi vertici del Consorzio, a fare del borgo
turistico un punto di riferimento per le molteplici iniziative e che
hanno condotto Porto Rotondo a diventare una prestigiosa località di
vacanza (ma anche di residenza) conosciuta in tutto il mondo,
garantendo ai consorziati (e ai visitatori) la piena godibilità di un
paesaggio unico e di un patrimonio d’arte non comune in una località
turistica.
Oggi Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, prosegue al teatro
Michelucci, con la presentazione dell’Isola degli Artigiani, in
collaborazione con la Confartigianato Gallura, il Comune di Samugheo e
la mostra “Tessingiu” di Samugheo. Gli stand dell’Isola del Mirto,
poi, apriranno anche in Corso Umberto, nel centro di Olbia. Dalle
20,30 al teatro Michelucci: concerto solo piano di Pietro Sanna;
vestizione e sfilata di Mamuthones e Issohadores, in collaborazione
con l’associazione Atzeni di Mamoiada e, infine, Irene Loche in
concerto. Dalle 21,30 in Corso Umberto: Marco Pintus Live.