"I dati degli incendi di quest'anno fanno emergere come, nonostante
il numero degli eventi sia fortemente cresciuto (dai 1.016 del 2018 ai
1.902 del 2019), sia migliorata notevolmente la tempestività di
intervento e il coordinamento della macchina antincendio regionale, in
grado di spegnere l’incendio nei primi 15/20 minuti, con oltre il 60%
in meno di superficie bruciata rispetto alla media degli ultimi dieci
anni”.
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni
Lampis, durante la visita di questa mattina nella sala operativa della
Protezione civile, dove erano presenti anche le altre componenti del
sistema: Corpo forestale, Vigili del fuoco, Forestas e Arpas.
“L’impegno di queste donne e di questi uomini (oltre 3.300, che
operano insieme a 2.000 volontari e a 1.900 barracelli) non va in
vacanza neanche a Ferragosto. A loro va la gratitudine mia e di tutti
i sardi, che invocano ad alta voce la fine delle stagioni degli
incendi in Sardegna”, ha sottolineato l’assessore Lampis, anche in
occasione delle successive visite alla sede del 1515 del Corpo
forestale (numero gratuito di pronto intervento per le emergenze
ambientali) e del Cop (Centro operativo provinciale), la struttura
operativa territoriale che gestisce il rischio incendi raccordando e
coordinando tutte le componenti a livello provinciale.
“Recentemente abbiamo provveduto – ha ricordato l’esponente della
Giunta regionale – a incrementare e rinnovare il parco automezzi del
sistema antincendio regionale, che vogliamo rendere sempre più
efficace per prevenire e combattere questa piaga che ogni anno causa
ingenti danni al patrimonio ambientale sardo, mettendo in pericolo
uomini e beni. Anche la richiesta al Governo nazionale del
riconoscimento dello 'stato di emergenza', decisa di concerto col
presidente Solinas, è un importante segnale di attenzione verso le
comunità coinvolte nei roghi di quest’anno”.