Attenzione alta da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo
Aranci in vista del Ferragosto e del successivo fine settimana con
controlli su tutta l’area di giurisdizione che va da Punta Bados a
Capo Ferro.
Nel mirino dei controlli delle pattuglie degli uomini in divisa bianca
sono state anche questa volta le occupazioni delle aree libere,
talvolta addirittura privatizzate.
In un primo caso hanno agito le pattuglie in borghese per verificare
i comportamenti di alcuni gestori di attività prospicienti la spiaggia
libera. In questo caso, i gestori, tramite i propri addetti,
provvedevano ad allontanare gli occupanti delle aree libere adiacenti
alle loro attività in favore dei propri clienti.
Tale comportamento è stato scoperto e sanzionato dai militari per
violazioni sull’uso delle spiagge ai sensi dell’Ordinanza Balneare
della Regione Sardegna, con due sanzioni da 1.032 Euro.
In altri due casi sono stati scoperte occupazioni permanenti di aree
libere con attrezzature da spiaggia di vario genere, preordinate alla
privatizzazione dell’uso delle aree libere. In tal caso sono scattati
2 sequestri e 2 notizie di reato (una verso noti e una verso ignoti)
per occupazione abusiva di aree demaniali marittime con 30 tra
ombrelloni, lettini e attrezzatura varia posta sotto sequestro.
Altre pattuglie, al comando del T.V.(CP) Angelo FILOSA, hanno
provveduto, invece, a verificare alcune attività di ristorazione per
controllare la qualità e la tracciabilità dei prodotti serviti ai
clienti.
Nell’ambito dei controlli è stata accertata una sostanziale regolarità
da parte di molti gestori, ma in un caso sono stati rinvenuti 12 kg di
prodotto non tracciato, congelato alla rinfusa, in parte dentro vassoi
di plastica - non idonei - ed in parte dentro sacchetti anonimi.
Il
prodotto rinvenuto aveva totalmente perso la tracciabilità, e pertanto
non poteva più essere commercializzato. Il sospetto della Guardia
Costiera è che il ristoratore possa aver congelato pesce fresco non
venduto senza attuare le corrette procedure, oppure che si trattasse
di pesce proveniente dalla pesca abusiva. Il prodotto, tra cui
aragoste, astici, tranci di tonno e pesce spada e scampi (tutto
prodotto pregiato) è stato posto sotto sequestro ed il ristoratore è
stato sanzionato con un verbale da 1.500 Euro.
L’ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci, coordinato dal
Direttore Marittimo CV (CP) Maurizio TROGU, continua nelle attività di
controllo per la tutela del consumatore finale e delle risorse
ittiche. Per qualsiasi evenienza, si ricorda il numero blu gratuito
1530 per le emergenze in mare, oltre ai consueti mezzi di
comunicazione.