Costa Smeralda: anche oggi un incendio a bordo di una barca ed una nave incagliata

Provvidenziale l'intervento della Guardia Costiera

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Nuova giornata di intenso lavoro da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci per tutelare la vita umana in mare. Una unità di 15 metri, battente bandiera inglese, era in navigazione in direzione Porto Cervo quando uno dei due motori prendeva fuoco con dinamiche ancora da chiarire. Immediata la richiesta di soccorso a cui rispondeva Golfo Aranci inviando la Motovedetta CP 709, il Gommone GC 147 ed usciva anche, su ordine del Comandante Filosa, il rimorchiatore del Gruppo Ormeggiatori con a bordo il 1° Lgt. Anselli, Nostromo di Circomare Golfo Aranci. I 6 passeggeri a bordo, tra cui un bambino, venivano fatti imbarcare su una unità da diporto in transito, mentre l’incendio veniva prontamente estinto con mezzi di bordo da parte dei due membri di equipaggio. I 6 passeggeri venivano pertanto sbarcati nel Porto di Golfo Aranci e accolti dagli uomini in divisa bianca. A bordo restavano due membri dell’equipaggio che assistiti dal rimorchiatore degli ormeggiatori e dal battello GC 147 conducevano l’unità presso la banchina di emergenza del Porto di Golfo Aranci per le verifiche tecniche. Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento della Sala Operativa di Olbia al Comando del C.V.(CP) Maurizio TROGU, l’Ufficio Circondariale di Golfo Aranci al Comando del TV(CP) Angelo FILOSA.

Mentre era in corso il recupero della prima unità in fiamme, il Mar. Izzo della Delegazione di Spiaggia di Porto Rotondo riceveva una segnalazione per una Nave da Diporto di 30 metri con 8 persone a bordo, bandiera inglese, incagliata presso i bassi fondali del Golfo di Cugnana del Comune di Olbia. Il Comandante Filosa dirottava la Motovedetta CP709 verso la Nave in difficoltà per assistenza e Sicurezza in Mare. Nello stesso tempo anche il Mar. Izzo si portava sul posto con un mezzo della Marina di Porto Rotondo. Grazie all’impiego di sub e rimorchiatore la Nave da Diporto veniva velocemente disincagliata e portata alla fonda in zona di sicurezza per le ulteriori verifiche allo scafo. I mezzi della Guardia Costiera potevano così fare rientro presso i rispettivi Comandi.

Nella mattinata odierna sempre la Motovedetta CP709 provvedeva ad effettuare una ricognizione presso il punto di affondamento dell’imbarcazione andata distrutta nella serata di ieri davanti l’isolotto Li Nibani per verificare la presenza di eventuali tracce di inquinamento. In mattinata, invece, tutte le persone presenti sull’unità affondata sono state ascoltate presso l’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cervo dal Lgt Arialdo DEIARA per chiarire le dinamiche dell’incendio, per la successiva inchiesta sul sinistro marittimo All’armatore e al Comandante dell’imbarcazione è stata anche notificata la diffida del Capo del Compartimento Marittimo di Olbia, prevista dalla Legge di difesa del Mare, per eliminare e prevenire i potenziali rischi per l’ambiente marino.

La Guardia Costiera di Golfo Aranci, in soli due giorni, unitamente alla Sala Operativa di Olbia e grazie all’impegno degli uomini di Locamare Porto Cervo, Delemare Porto Rotondo ed alla disponibilità dei mezzi e uomini delle marine private, ha coordinato il salvataggio di 24 persone. Tuttavia si sollecitano tutti i diportisti ad effettuare le verifiche opportune agli apparati di bordo per poter navigare in piena sicurezza. Spesso le unità, ferme per quasi tutta la stagione invernale, possono presentare problemi legati all’usura del tempo che in mare è accelerata a causa degli effetti meteo-marini. Spesso, una guarnizione consumata, un cavo corroso dalla salsedine, residui di oli o combustibili possono essere gli inneschi fatali per incendi gravi, soprattutto con le elevate temperature che si avvertono in questi giorni.

L’ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci, coordinato dal Direttore Marittimo CV (CP) Maurizio TROGU, continua nelle attività di controllo per la sicurezza in mare. Per qualsiasi evenienza, si ricorda il numero blu gratuito 1530 per le emergenze in mare, oltre ai consueti mezzi di comunicazione.