Ad Alghero il settore dell’intrattenimento è famoso, non solo per il fenomeno chiamato “Movida” che accompagna l’estate della Riviera del Corallo con spettacoli e offerte musicali di ogni genere, ma anche perché da troppi anni genera dei malumori nei confronti di chi vorrebbe che il proprio diritto al riposo fosse garantito, così da evitare di dover subire, all’interno delle proprie abitazioni, il chiasso proveniente dall’esterno.
Al di là dei vari comitati favorevoli o contrari alla Movida esistono le leggi e le normative che, quando fatte rispettare, mettono ordine, e spesso, considerato il regime di far west in cui opera il settore, puniscono. Ed è così che lo scorso 2 giugno, la Polizia Locale di Alghero accertava che nel bar “Chez Michel” di Piazza Sulis era in corso, all’esterno del locale, uno spettacolo di musica dal vivo. L’organizzazione era composta da 6 orchestrali dotati di microfono, 8 casse acustiche, 1 batteria, 1 percussione e 4 chitarre.
Il tutto senza licenza del Questore ed in contrasto con quanto consentito dalle Ordinanze Sindacali n° 21 del 01 luglio 2013 e n° 22 del 31 luglio 2013 del Comune di Alghero. La storia si conclude con tre giorni di chiusura allo “Chez Michel”. È di oggi l’ordinanza dirigenziale che ordina la sospensione dell pubblico esercizio.
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