Nelle prime ore di questa mattina, sotto il coordinamento della
Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari che ha
diretto l’intera attività investigativa, i Carabinieri del Comando
Provinciale di Sassari, in collaborazione con il Comando Provinciale
di Ferrara, il 10° Nucleo Elicotteri di Venafiorita e lo Squadrone
Eliportato Cacciatori “Sardegna”, hanno eseguito un’ordinanza di
custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di
Cagliari, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di 8
indagati che sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere
finalizzata al traffico internazionale, detenzione e cessione di
sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “SEAWAY”, è stata avviata a fine ottobre 2016 a
seguito di una mirata attività di analisi sullo spaccio di sostanze
stupefacenti nella piazza di Olbia e in particolare nella Costa
Smeralda; i militari del Reparto Territoriale di Olbia hanno iniziato
ad osservare alcuni soggetti di nazionalità albanese e italiana che,
alla luce dei loro trascorsi penali, facevano presumere che stessero
trafficando stupefacenti.
L’attività si è subito sviluppata con dei primi importanti riscontri
sul campo grazie ad una attenta attività di osservazione e pedinamento
che ha permesso di individuare due albanesi in possesso di 1 kg di
cocaina purissima, motivo per cui il 30 dicembre 2016 sono stati
tratti in arresto. Questo arresto ha portato le indagini sulla “strada
del mare”, da cui prende il nome l’operazione, perché l’organizzazione
criminale sfruttava i trasporti marittimi per muovere lo stupefacente.
I militari hanno così ricostruito il profilo di un’organizzazione
Italo-Albanese che importava in Sardegna importanti quantità di
cocaina, con l’utilizzo di corrieri sia stranieri sia italiani.
Nel corso delle indagini, nel primo semestre del 2017, sono emerse
diverse attività illecite da parte di alcuni giovani della zona e, nel
mese di febbraio, è stato arrestato un 25enne per la detenzione di
circa 2,5 Kg di marijuana, poi risultati essere un pagamento di una
partita di cocaina.
Tale attività ha aperto un ulteriore intreccio investigativo che ha
consentito di trarre in arresto altre 4 persone di nazionalità
italiana, trovate in possesso di 1 kg di cocaina purissima.
L’indagine si è poi concentrata sul traffico e spaccio di cocaina
individuando, in alcuni noti pregiudicati locali e della provincia di
Cagliari, il canale Sardegna-Albania che si era consolidato con delle
basi logistiche localizzate nel Lazio, in Lombardia ed in Emilia
Romagna.
Da queste basi i corrieri raggiungevano l’isola mediante i traghetti
passeggeri dai porti di Livorno e Civitavecchia.
L’attività è stata condotta dalla Sezione Operativa del Reparto
Territoriale di Olbia con il coordinamento fondamentale della
Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero
dell’Interno, unità interforze che coordina tutte le attività
antidroga e permette un continuo e costante coordinamento tra le Forze
di Polizia in campo.
La D.C.S.A. ha permesso ai militari di Olbia di confrontarsi in tempo
reale con altri organismi antidroga e, grazie all’attività
investigativa posta in campo, è stato possibile identificare l’intera
organizzazione, a partire dal vertice, identificato in un cittadino
albanese, residente all’estero e noto narcotrafficante ricercato già
da altre Forze di Polizia.
A quel punto l’attenzione è stata rivolta a ricostruire il movimento
di droga dall’Albania alla penisola e, successivamente, cristallizzare
l’attività di spaccio in Gallura.
Il destinatario finale del traffico
erano sia i giovani, verosimilmente anche in età scolastica, sia la
movida della Costa Smeralda e i principali locali pubblici.
Nel mese di agosto 2017, nel corso di successivi accertamenti e di
ulteriori servizi di osservazione nella città di Olbia, nonché
seguendo i movimenti dei membri dell’organizzazione, i militari sono
giunti a trarre in arresto un giovane Olbiese, ora detenuto in carcere
per altra causa, il quale aveva importato 2 kg della pericolosissima
cocaina “nera”, individuata grazie alle analisi del RIS di Cagliari e
verosimilmente introdotta per la prima volta in Sardegna. Tale
stupefacente si presenta confezionato mediante l’utilizzo di
particolari sostanze chimiche che ne modificano il colore, rendendo la
sostanza non più di colore bianco brillante o rosa, bensì marrone
scuro (da qui il nome “cocaina nera”), e la rendono non individuabile
dalle unità cinofile, oltre al fatto che risulta altamente pericolosa
per chi ne facesse uso.
La morsa degli inquirenti si è stretta ulteriormente intorno ad un
soggetto albanese, già residente a Olbia, promotore
dell’organizzazione, il quale è stato arrestato per la detenzione di
1,5 kg di cocaina purissima e 1,5 kg di eroina, quest’ultima molto
richiesta nella piazza di Sassari, e spacciata da un cittadino
senegalese, anch’egli parte integrante dell’organizzazione smantellata
con l’operazione dei Carabinieri di Olbia.
L’intera indagine, nel suo complesso, ha consentito di interrompere un
ingente e remunerativo flusso di stupefacenti dall’Albania alla
Sardegna passando per la penisola e destinato soprattutto ai giovani
delle scuole, alla movida della Costa Smeralda e alle coste del Nord
Sardegna.
L’indagine ha portato all’arresto di 9 persone in flagranza di reato
negli ultimi due anni e 6 soggetti con l’ordinanza eseguita alle prime
luci dell’alba, nonché al sequestro complessivo di 10 kg di cocaina,
eroina e marijuana, mentre ulteriori due soggetti potrebbero essersi
recati all’estero e sono oggetto di ricerche in ambito internazionale.