“Milioni di consumatori italiani si fidano di TripAdvisor e a ragione:
la loro personale esperienza nell’utilizzo del sito ha dimostrato loro
che è utile e accurato. Niente nella sentenza indebolisce questo
fatto. Il Consiglio di Stato ha confermato che non ci sono prove che
TripAdvisor abbia ingannato i consumatori e non solo non richiede a
TripAdvisor di cambiare alcunché sul sito ma l’unica azione richiesta
è da parte dell’Antitrust, che deve ora restituire l’80% della multa
che ci aveva ingiustamente imposto nel 2014.
Siamo davvero orgogliosi della community che abbiamo costruito negli
ultimi 19 anni. Le recensioni e fotografie sincere hanno reso la
pianificazione dei viaggi più facile che mai e hanno aiutato milioni
di viaggiatori nel mondo a fare i migliori viaggi possibili.
Secondo
uno studio recente su come gli utenti del sito utilizzano le
recensioni*, il 91% degli italiani intervistati ha affermato che le
recensioni di TripAdvisor sugli hotel riflettono accuratamente la loro
esperienza e il 93% che le recensioni dei ristoranti riflettono
accuratamente la loro esperienza.
Non diamo per scontata questa fiducia: investiamo una ingente quantità
di risorse e persone per proteggere il sito da recensioni non
autentiche e il nostro team è molto efficace nell’individuare i
tentativi di frode.
La sentenza dell’anno scorso del Tribunale di Lecce è un chiaro
esempio del nostro forte impegno nel combattere le frodi:
costituendosi parte civile, TripAdvisor è stato determinante nel
procedimento contro un individuo che aveva tentato di scrivere false
recensioni, inclusi la condivisione delle prove raccolte dal nostro
team interno di investigazione frodi e il supporto legale fornito dai
nostri consulenti italiani.
Inoltre, dal 2016 abbiamo intrapreso azioni contro più di 100 società
di recensioni a pagamento in tutto il mondo per fermare le loro
attività e adottiamo misure severe per penalizzare le strutture
sorprese a utilizzare tali servizi per ingannare i consumatori.
Per quanto riguarda l’anonimato delle recensioni, lo permettiamo sul
sito perché riteniamo sia importante rispettare il diritto alla
privacy dei nostri membri. Come nelle elezioni dove non è richiesto di
scrivere il proprio nome sulla scheda di voto, crediamo che dare la
possibilità alle persone di condividere in forma anonima le proprie
opinioni fornisca un forum più idoneo a ricevere feedback onesti e
senza il timore di ritorsioni.
L’utilizzo di uno username online è un
principio riconosciuto in questo ambito, impiegato da molti social
network e noi non facciamo eccezione. Tuttavia, su TripAdvisor i
visitatori possono vedere le informazioni di qualunque recensore, come
dove è basato, quante recensioni ha scritto, quali luoghi ha visitato,
quanti voti utili ha ricevuto dalla nostra community e spesso la foto
stessa del recensore.
* Il progetto “Il Potere delle Recensioni” è un sondaggio svolto su
23.292 utenti di TripAdvisor – di cui 4.572 dall’Italia – di 12
mercati (Australia, Cina, Francia, India, Italia, Giappone, Paesi di
lingua tedesca, Singapore, Spagna, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti)
tra maggio e giugno 2019. Il sondaggio è rivolto agli utenti che hanno
visitato il sito negli ultimi 12 mesi.
Il campione è composto da
utenti di TripAdvisor che hanno accettato di far parte di un panel di
sondaggi e che sono stati invitati a partecipare a questa ricerca
attraverso un link inviato via email che li ha direzionati a una
piattaforma di sondaggi online. Ipsos MORI è stata coinvolta nella
creazione del questionario e nell’analisi dei dati. I risultati sono
ponderati per rappresentare il profilo di residenza degli utenti di
TripAdvisor attraverso i mercati partecipanti.”