Porto Torres: prosegue lo sgombero del campo Rom
23 giu 2019 12:51 -
red
Proseguono le attività dell’amministrazione comunale per la chiusura
del campo rom e per la restituzione alla comunità degli edifici
pubblici occupati abusivamente, compreso l’ex ostello di Balai. La
soluzione arriverà tramite i fondi pari a 288mila euro ottenuti lo
scorso anno dalla Regione dopo la presentazione, da parte del Comune,
di uno specifico progetto sui voucher abitativi. L'Assessora ai
Servizi sociali, Rosella Nuvoli, assieme alla struttura tecnica e al
vicesindaco Marcello Zirulia ha incontrato la famiglia composta da
genitori e nove figli che da più di cinque anni occupa l’ostello di
Balai. A loro è stato chiesto di impegnarsi nella ricerca di un’altra
abitazione. Un’altra riunione è stata fissata tra quindici giorni. Già
programmati per la prossima settimana gli incontri con le famiglie del
campo rom.
«Ogni azione dell’Amministrazione, fin dall’insediamento, è stata
finalizzata alla chiusura del campo e alla ricerca di soluzioni utili
a ripristinare la legalità, come per l’ex ostello, salvaguardando la
dignità delle persone e dei minori. C’è stato un lungo e proficuo
lavoro – sottolinea l’Assessora Nuvoli – condotto in sinergia con il
Prefetto di Sassari e l’Assessorato alla Sanità della precedente
Giunta regionale. Ieri la struttura tecnica dei Servizi sociali e la
Polizia Locale hanno svolto diverse verifiche nell’ex ostello,
accertandosi anche del fatto che nell’edificio non risiedono allo
stato attuale persone diverse dal nucleo familiare conosciuto ai
nostri servizi. Oggi ho comunicato alla famiglia la necessità di
trovare un nuovo spazio in cui abitare usufruendo dei fondi
appositamente dedicati che verranno messi a disposizione loro e dei
nuclei del campo rom. Incontreremo questi ultimi la prossima settimana
per fare il punto della situazione e programmare la chiusura del
campo». L’Assessora ricorda che «lo scorso anno, con l’approvazione
del nostro progetto, è stato finalizzato il percorso avviato con la
Regione. Siamo riusciti ad estenderlo non solo alle famiglie del campo
rom, ma anche a quelle dell’ex ostello, degli altri edifici occupati e
a tutti i rom residenti nel Comune che hanno problematiche di tipo
abitativo. Non ci possono, inoltre, essere dubbi sul fatto che tutte
le nostre iniziative siano state condotte per arrivare all’obiettivo
della chiusura. In questi anni siamo riusciti a far pulire
periodicamente l’area agli abitanti senza spendere centinaia di
migliaia di euro come avveniva in passato. Abbiamoricostituito il
Comitato di gestione, censito le utenze procedendo all’abbattimento
delle baracche usate saltuariamente da rom non residenti e svolto
continui sopralluoghi per dialogare con le famiglie, applicando il
regolamento vigente che era rimasto lettera morta. Lo sgombero ci
consentirà di ricercare i fondi e programmare una bonifica, stavolta
definitiva, dell’area. Abbiamo lavorato sodo e ottenuto tutti gli
strumenti di cui avevamo bisogno, grazie a una sinergia continua con
le istituzioni. L’auspicio – conclude Rosella Nuvoli – è che entro
metà luglio il campo possa essere chiuso definitivamente e che l’ex
ostello e le altre strutture possano essere sgomberate, ripristinando
finalmente la legalità e preservando famiglie e bambini rom
portotorresi».