Da sabato 8 a lunedì 10 giugno le celebrazioni in onore di Gavino,
Proto e Gianuario.Previsti anche tanti eventi collaterali:
Comunità che camminano insieme unite dalla fede per i Martiri
Turritani, da più di millesettecento anni punto di riferimento per
Porto Torres, Sassari e diversi Comuni dell’Isola.
È il filo conduttore della nuova edizione della Festha Manna che si
terrà a Porto Torres dall’otto al dieci giugno. Tanti i riti religiosi
in programma nel fine settimana, quando si rinnoverà la devozione
verso i Santi Gavino, Proto e Gianuario decapitati nell’antica Turris
Libisonis nel 303 d.C. Alle celebrazioni si accompagneranno diversi
eventi collaterali promossi sia dal Comune di Porto Torres che dalle
associazioni cittadine.
La manifestazione è stata presentata nella sala cerimonie del Palazzo
del Marchese. Presenti il il sindaco Sean Wheeler, l'Assessora alla
Cultura Mara Rassu, l'Arcivescovo di Sassari, Monsignor Gianfranco
Saba, il Direttore dell'Ufficio Comunicazione della Diocesi di
Sassari, don Michele Murgia, il Parroco della Basilica di San Gavino,
don Mario Tanca, il Dirigente dell’Area istituzionale della Fondazione
di Sardegna, Gianni Meloni.
Hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Associazione Intragnas,
che avranno il compito di coordinare gli appuntamenti folkloristici, e
i referenti di Assovela, che organizzeranno la rievocazione storica
della Regata del Pescatore. «Stiamo lavorando per recuperare il
significato della Festha Manna e lo stiamo facendo collaborando con
l’Arcidiocesi di Sassari e la Fondazione di Sardegna», ha sottolineato
il Sindaco Sean Wheeler. «I riti, le tradizioni e i cammini sono parte
di questo percorso. Sabato avrò il piacere di accompagnare
l’Arcivescovo e i pellegrini durante il Cammino nella notte di
Pentecoste, da Sassari a Porto Torres. Il programma della festa
religiosa – ha aggiunto il sindaco – è il fulcro della Festha Manna,
che si compone poi di un segmento fatto di tradizioni e cultura
realizzato con il sostegno fondamentale, anche quest’anno, della
Fondazione di Sardegna».
«Porto Torres e Sassari hanno radici spirituali comuni – ha affermato
Monsignor Saba – qui ci sono le fonti della nostra fede, il richiamo
ai nostri legami, uno dei monumenti più significativi, la Basilica di
San Gavino. Il segno del pellegrinaggio è il segno di una chiesa in
cammino: le persone si uniscono, si aiutano, si sostengono, proprio
come accade durante il pellegrinaggio, dove ognuno ha bisogno
dell’altro».
Il Direttore dell'Ufficio Comunicazione della Diocesi, don Michele
Murgia, ha ricordato che «il pellegrinaggio notturno partirà dal Duomo
di Sassari alle 22:30 e sarà caratterizzato da tre tappe intermedie, a
Li Punti, Ottava e Li Lioni, prima dell’arrivo in Basilica attorno
alle tre del mattino». Il Dirigente della Fondazione di Sardegna,
Gianni Meloni, ha sottolineato che «la Fondazione di Sardegna sta
mostrando grande attenzione verso la Festha Manna. San Gavino è
celebrato non solo nell'Isola, ma anche in comuni del territorio
nazionale e meriterebbe attenzioni da parte di tutti gli enti
pubblici. Per noi è un onore supportare questa iniziativa». Per il
parroco della Basilica di San Gavino, don Mario Tanca, «la presenza
dell’Arcivescovo è segno di affetto verso la città. Tra Sassari e
Porto Torres ci sono valori comuni e battaglie, anche sociali, spesso
condotte insieme. Il rito dello scambio delle chiaviche si ripeterà
lunedì è il simbolo di un legame forte e duraturo».
L’Assessora alla
Cultura Mara Rassu ha illustrato il programma degli appuntamenti
culturali dopo aver ribadito la centralità dei riti e delle
tradizioni: «Una delle serate dedicate agli spettacoli si svolgerà
proprio nei pressi della Basilica, nell’omonimo parco.
Prosegue l’iniziativa della Carta del Pellegrino che sarà consegnata
ai fedeli la notte di Pentecoste. Quest’anno – ha proseguito
l’Assessora – abbiamo, inoltre, introdotto il concorso del balcone più
bello per ripristinare un’antica tradizione in essere fino a diversi
anni fa. Daremo spazio alle danze e ai costumi della Sardegna in nome
di San Gavino e con la regata del Pescatore uniremo idealmente l’anima
contadina dei “bainzini” a quella marinara dei “portotorresi”. Per
quanto riguarda la comunicazione saremo presenti con il materiale
anche nei tre aeroporti sardi, a bordo di Grimaldi Lines, negli
sportelli aperti al pubblico dei Comuni della Rete Metropolitana e in
tv con lo spot in rotazione da oggi su Videolina. Prepareremo anche un
video promozionale per raccontare in immagini la bellezza della Festha
Manna».
Gli eventi religiosi. I pellegrini partiranno nella notte di sabato da
Sassari e dai centri dell’hinterland attorno alle 3 del mattino e
parteciperanno alla Santa Messa nella maestosa Basilica romanica di
San Gavino.
Domenica 9 giugno i simulacri di Gavino, Proto e
Gianuario, che dal 3 maggio si trovano nell’ipogeo della Chiesa di
Balai Vicino, verranno riaccompagnati, dopo la Messa delle 18, in
processione alla basilica. Oltre alla popolazione e alle autorità
civili, militari e religiose, parteciperanno i gruppi in abito
tradizionale e delegazioni dei Comuni uniti dal culto per San Gavino.
Sull’altare della chiesa millenaria, al termine della celebrazione
delle 10:30 presieduta dall'Arcivescovo Gianfranco Saba e concelebrata
dal Capitolo turritano, si svolgerà lunedì 10 giugno l’ultimo rituale:
davanti ai sindaci di Sassari e di Porto Torres avverrà la riconsegna
delle chiavi della Basilica al parroco. Il passaggio delle chiavi fra
la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell’intero
complesso religioso, e il parroco di San Gavino, è un rito che risale
a diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all’autorità
cittadina e l’immediata riconsegna al parroco era segno del
riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso
religioso. Al termine si svolgerà la processione del Santissimo
Sacramento, che attraverserà il Corso Vittorio Emanuele e si
concluderà al porto, dove l'Arcivescovo impartirà la benedizione del
mare.
Gli eventi speciali.
Gli appuntamenti sono cominciati nei giorni
scorsi con diverse iniziative promosse dalle associazioni e
proseguiranno sino al 23 giugno. L’8, il 9 e il 10 giugno sarà
possibile visitare l’esposizione multimediale dedicata ad Andrea
Parodi all’interno del Palazzo del Marchese. In via Indipendenza, nel
Corso Vittorio Emanuele e in via Sassari saranno allestiti circa 180
stand di artigianato, commercio, alimentari, enogastronomia e
oggettistica. Previsti anche diversi punti di ristoro e il luna park.
Sabato 8 giugno sul palco di Piazza Umberto I salirà il cabarettista
Nicola Cancedda che porterà in scena lo spettacolo “Si sardi chi può”.
A seguire si esibiranno i Nuova Guardia, tribute band dei Litfiba.
Domenica, nel Parco San Gavino, dalle 21:30, ci saranno le danze dei
gruppi folk e la tappa del “Tempus e omine tour” della cantante Maria
Luisa Congiu.
Lunedì 10 giugno si ritorna in Piazza Umberto I con
momenti di teatro e intrattenimento per famiglie a partire dalle 20,
mentre il programma musicale si chiuderà con i Rock Tales. Per
maggiori informazioni è attiva la sezione sul sito web comunale ed è
consultabile la pagina Facebook ufficiale della Festha Manna.