I servizi disposti dal Comando Provinciale di Sassari in tutto il
territorio di competenza nel settore delle frodi in commercio e della
tutela del made in Italy hanno consentito di concludere un’importante
operazione di servizio che ha portato al sequestro un ingente
quantitativo di coltelli modello “pattadesa”, apparentemente simili a
quelli prodotti artigianalmente in Sardegna ma in realtà provenienti
dal Pakistan.
In particolare, i “Baschi Verdi”, nel corso di una serie di controlli
volti alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di
commercio e tutela del consumatore, hanno intercettato alcuni colli,
trasportati da uno spedizioniere e destinati ad un noto esercizio
commerciale di Golfo Aranci operante nel settore della vendita al
dettaglio di gioielli, souvenir, articoli da regalo e prodotti
dell’artigianato locale.
I preliminari accertamenti effettuati sulla
documentazione che accompagnava i pacchi, ingeneravano nei militari il
sospetto che gli stessi potessero contenere merce irregolare e
pertanto decidevano di approfondire i controlli.
Alla presenza del destinatario del carico, gli operanti aprivano i
colli che risultavano contenere oltre 690 coltelli, modello
“Pattadesa”, di varia tipologia e misura. I coltelli, che si
presentavano simili agli originali tanto da indurre in errore un
normale acquirente, erano stati acquistati ad un prezzo di circa 5
euro cadauno e sarebbero stati rivenduti a prezzi che oscillavano tra
i 30 ed i 70 euro. I successivi controlli consentivano il rinvenimento
di un ingente quantitativo di coltelli, parte dei quali già esposti
per la vendita ed altri depositati nei magazzini di pertinenza.
Peraltro, i militari rinvenivano alcuni fogli manoscritti che
accompagnavano la merce esposta in vetrina, che inducevano a ritenere
i prodotti, denominati “Pattada” di produzione artigianale e muniti di
garanzia. Difatti Pattada è un paese del centro Sardegna noto per la
produzione artigianale di coltelli tipo “pattadese” ovvero con lama a
forma di foglia di ulivo e manico in osso. L’intera operazione
consentiva il sequestro di 1.573 coltelli (dei quali nr. 592 provvisti
di custodia in pelle) recanti il marchio riproducente la testa di un
Muflone e la scritta “pattadesa”.
La responsabile, un imprenditrice Sassarese di anni 54 T.E., è stata
deferita alla competente Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania per
il reato di frode in commercio. L’operazione in argomento, finalizzata
alla tutela di una delle eccellenze del nord dell’isola maggiormente
riconosciute a livello internazionale, testimonia l’impegno della
Guardia di Finanza nella tutela del consumatore finale e degli altri
operatori del settore che da tale concorrenza sleale ricevono un
ingente danno sotto il profilo economico e commerciale.