La Federazione Sindacati Indipendenti FSI USAE esprime forte
solidarietà all'Ospedale “Delogu” di Ghilarza per la imminente
chiusura del PPI Punto di Primo Intervento dal 21 aprile per carenza
di personale medico e si schiera parte civile per la difesa e la
tutela dei servizi territoriali periferici necessari e vitali a
garantire e preservare uno dei diritti più importanti come quello
della salute.
Disapprova questa scelta scellerata aziendale, negativa per il
territorio del Guilcer che si vede come un fulmine a ciel sereno la
chiusura del piccolo PS che possiamo definirlo a gestione “familiare”,
visto e considerato che già da tempo viene prestata assistenza ai
codici minori, in quanto le urgenze vengono gestite con il 118 e l'hub
di competenza, al “San Martino” di Oristano.
Una cattiva organizzazione, che ricade sul territorio è inammissibile
ed inaccettabile - lo sapevamo da tanto tempo afferma la Segretaria
Regionale FSI USAE -Beatrice Mura, che c'erano pochi medici e quei
pochi, li hanno portati allo stremo ed ecco le nefaste conseguenze.
Avrebbero dovuto prendere provvedimenti molto tempo fa, con le
selezioni includendo tutte le altre specialità affini all'emergenza –
urgenza, programmazione , organizzazione preventiva, ecco cosa andava
fatto, sapevamo che medici specializzati in Medicina d'Urgenza erano
pochi e quei pochi impegnati nei Pronto Soccorsi centrali.
La salvaguardia e la sicurezza nei luoghi di lavoro è di fondamentale
importanza, non si può non tenerne conto, sia nei confronti degli
utenti che degli operatori sanitari, per noi del sindacato è un
principio cardine ed in questo momento capiamo che le condizioni per
lavorare in sicurezza vengano meno.
Ciò non toglie, che non si doveva
arrivare a questo punto, tale da chiudere un servizio, che garantiva
le piccole esigenze ma importanti per tutta la popolazione.
Di contro – afferma la segretaria Beatrice Mura ci troveremo difronte
alla situazione di sovraffollamento che si creerà presso il Pronto
Soccorso dell'Ospedale “San Martino” di Oristano, allargando il bacino
di utenza e con la carenza d'organico.
Ci rivolgiamo al Presidente della Regione Sardegna Solinas ed
all'Assessore della Sanità Nieddu per far si che vengano presi
provvedimenti di tutti questi atti dell'ultimo minuto che non fanno
altro che far danno e caos alla sanità sarda.
La federazione FSI USAE si riserva di intraprendere azioni popolari in
difesa del diritto alla salute nei territori periferici .