Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Sassari in
tutto il territorio di competenza nel settore della repressione del
traffico di sostanze stupefacenti, i militari della Squadra Cinofili
della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia hanno tratto in arresto
una coppia di insospettabili cittadini di origine nigeriana, di anni
36 lei, E.T. e di anni 31 lui, I.D.R., in Italia da diversi anni,
poiché trovati in possesso di eroina. In particolare, nel corso di
specifici controlli posti in essere presso il porto Isola Bianca in
Olbia, l’attenzione degli operanti veniva richiamata dalla coppia,
evidentemente preoccupata, che tentava inutilmente di confondersi tra
gli altri passeggeri.
I cani antidroga Daff, Ober e Semia, pastori
tedeschi i primi due e giovane labrador il terzo, addestrati nella
ricerca di droga e impiegati nel controllo dello sbarco pedonale della
motonave proveniente da Civitavecchia, hanno segnalato senza
esitazione entrambi i cittadini. L’esperienza delle unità cinofile ha
spinto gli operanti a condurre ulteriori approfondimenti, non
facendosi trarre in inganno dai presunti motivi religiosi con i quali
la coppia cercava di giustificare il viaggio intrapreso.
Accompagnati presso la locale struttura ospedaliera, dopo opportuni
accertamenti medici, i due soggetti sono stati trovati in possesso di
ben 81 “corpi estranei”; rispettivamente 31 per la donna e ben 50 per
l’uomo, che erano stati precedentemente ingeriti. Comando Provinciale
Sassari Gruppo Olbia Telefono 0789.51374 Fax 0789.598533 e-mail:
salvagno.marco@gdf.it
Gli ovuli, di polvere chiara e pesanti più del
doppio rispetto a quelli sequestrati recentemente in analoghe
circostanze, sono risultati poi contenere eroina di altissima qualità
avente un peso complessivo di quasi 2 kg.
La sostanza, una volta tagliata ed immessa sul mercato sassarese a cui
era destinata, avrebbe potuto fruttare fino a 500.000 euro. Al termine
delle attività, la coppia è stata divisa, infatti, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania, la donna è stata
tradotta presso la sezione femminile della casa circondariale di
Sassari Bancali mentre l’uomo, le cui operazioni di evacuazione presso
la locale struttura ospedaliera si sono dimostrate più complicate del
previsto a causa delle elevate dimensioni degli involucri di droga, è
stato successivamente condotto dalle Fiamme Gialle presso il carcere
di Nuchis.
Ad oggi, questo si attesta come uno dei più importanti sequestri di
questo particolare tipo di droga effettuato attraverso il trasporto
degli ovuli sia per il quantitativo – da cui sarebbe stato possibile
ricavare circa 8000 “dosi” – sia per la metodologia utilizzata in
quanto si è passati dall’impiego di ovuli da 10 grammi a quello di
ovuli da 20 grammi.
A destare la preoccupazione degli inquirenti è quindi sia la
rinnovata ed elevata “richiesta”, che evidentemente il mercato sta
facendo di questo particolare tipo di stupefacente tornato
prepotentemente “di moda” direttamente dagli anni ’80, sia la
disponibilità di “manodopera” a basso costo pronta a prestarsi per il
trasporto decidendo di imbottirsi di sostanza stupefacente per cercare
di eludere i controlli mettendo in forte rischio la propria vita.