Nella mattinata di ieri, personale della Divisione di Polizia
Amministrativa e Sociale della Questura di Sassari, ha notificato un
provvedimento di conclusione di indagini preliminari, coordinate dal
Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sassari,
Dr. Mario LEO, nei confronti di 13 persone, che a vario titolo si sono
rese responsabili di gioco d’azzardo.
L’attività svolta nel corso di un programmato servizio finalizzato al
contrasto del gioco illegale, alla sicurezza del gioco ed alla tutela
dei minori, è riconducibile ad un episodio avvenuto l’estate
trascorsa, quando presso un circolo privato sito nella zona
industriale “Predda Niedda” erano state sorprese le citate persone,
mentre giocavano ad un torneo di Poker nella variante del “Texas
Hold’em”.
All’atto del controllo, l’attività, risultava predisposta con numerosi
tavoli ovoidali riportanti litografie che raffiguravano il gioco del
poker, sui quali erano presenti carte da gioco e numerose pile di
fiches nella disponibilità dei giocatori; su alcuni monitor tv erano
proiettati il tempo di gioco ed i punteggi conseguiti dai
partecipanti.
Dagli accertamenti è emerso il versamento di somme di denaro dei
singoli giocatori, anche di rilevante entità, che andavano ben oltre
l’asserita quota di partecipazione (25 euro) al “torneo”.
Inoltre venivano acquisiti elementi di prova relativi alla possibilità
che i giocatori potessero rientrare in gioco versando nuove quote
(c.d. rebuy), modalità considerata comunque illecita e qualificata
come gioco d’azzardo.
Nel corso di altri controlli amministrativi si è potuto appurare che
in un’altra sala giochi, sempre ubicata nella zona industriale di
Sassari, il gestore ha proseguito nonostante più provvedimenti di
sospensione, nell’attività di sala giochi-slot, e per questo motivo è
stato deferito all’autorità giudiziaria per inosservanza dei
provvedimenti dell’autorità.
A margine della stessa attività gli agenti hanno rilevato che
nonostante l’esposizione di un esplicito cartello di divieto di
accesso, due minori assistevano alle perfomances dei loro genitori
intenti al gioco.