Mirko è stato ucciso, soffocato con un cuscino

Tremenda sentenza dai risultati dell'autopsia

-
Era la conclusione che nessuno avrebbe mai voluto conoscere: il piccolo Mirko è stato ucciso, soffocato. Lo conferma il procuratore capo del tribunale di Cagliari, Mauro Mura, dopo l'esito dell'autopsia eseguita nel pomeriggio all'istituto di medicina legale del Policlinico di Monserrato. I risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Mirko Mocci, il bambino di due anni e mezzo morto nella mattina di giovedì scorso al termine di un furibondo litigio tra la madre e il convivente, suicidatosi dubito dopo, erano stati secretati per ordine del magistrato che sta seguendo le indagini, il pubblico ministero Maria Virginia Boi. Le cause della morte del bambino per gli inquirenti non erano dunque più un mistero, l'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Demontis ha chiarito le cause del decesso del piccolo ma i contenuti della perizia non erano stati resi noti. Il padre di Mirko, Mauro Mocci, ha mosso accuse al convivente della sua ex compagna, Igor Garau, l'uomo impiccatosi a un albero qualche ora dopo il violento litigio con la convivente Daniela Sulas. Ora il procuratore capo del tribunale di Cagliari ha ritenuto legittimo che la conclusione della perizia fosse di dominio pubblico, nel rispetto del ruolo dell'informazione ma anche di quelle migliaia di persone che hanno seguito con dolore e partecipazione la tragica fine di una famiglia. Daniela Sulas, la madre del piccolo, di soli 22 anni, si trova ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Carbonia dove è assistita costantemente dal personale medico e paramedico. La donna si trova in un profondo stato di prostrazione, fisica e psichica. Ha perso tutto ciò che aveva ma soprattutto il suo piccolo Mirko, creatura innocente che ha pagato per gli errori dei cosidettti "grandi". E' possibile che Igor Garau, convivente della giovane madre, abbia perso completamente la testa in quei drammatici minuti di giovedì mattina, quando durante un litigio ha colpito con una martellata Daniela e, forse, soffocando successivamente il bambino perchè probabilmente piangeva e urlava, terrorizzato dalla scena di violenza cui stava assistendo. L'uomo resosi conto della tremenda colpa che aveva commesso si è impiccato a un albero, a 500 metri da quella casa dove aveva appena distrutto una famiglia. Al dolore di diffuso che ha investito tutti si aggiunge quello del padre di Mirko. "Se non si fosse ammazzato lo avrei fatto io", ha detto Mauro Mocci, che viveva separato dalla madre del piccolo, trattenuto in caserma sin dalle prime ore del dramma, non tanto per i sospetti su di lui, quanto per evitare che si mettesse a caccia di Garau. Ma l'uomo aveva già compiuto il gesto estremo suicidandosi. Per quanto riguarda le cause che avrebbero provocato questa tremenda tragedia, l'esplosione della violenza sarebbe avvenuta per un raptus di follia durante il quale l'uomo ha anche colpito a martellate Daniela Sulas che e' ancora ricoverata in ospedale ma sta meglio. E' la ricostruzione piu' attendibile su cui stanno lavorando gli investigatori. Intanto il paese e' sgomento e si attendono le date dei funerali.