Dalle prime ore di questa mattina i Carabinieri del Reparto
Territoriale di Olbia, con la collaborazione dello Squadrone
“Cacciatori” e del Nucleo Cinofili di Abbasanta, in esecuzione di
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti
domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Tempio Pausania su
richiesta del Procuratore della locale Procura della Repubblica, dott.
Gregorio Capasso, che ha concordato con le risultanze investigative
dei Carabinieri della Stazione di La Maddalena, hanno arrestato sei
indagati ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro,
di spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato ed estorsione.
L’indagine si è sviluppata a seguito dei riscontri operati dalla
Stazione Carabinieri di La Maddalena per reati contro il patrimonio e
la segnalazione per assunzione di sostanze stupefacenti di alcuni
residenti nell’Isola.
I Carabinieri hanno iniziato con una serie di osservazioni e
pedinamenti, proseguiti poi in una complessa e articolata indagine,
che ha permesso di ricostruire e documentare un gruppo di persone
dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nella piazza di La
Maddalena e identificare gli autori di una estorsione commessa al fine
di riscuotere crediti vantati a seguito della cessione di sostanza
stupefacente, utilizzando un’arma da fuoco per minacciare e
costringere il debitore a consegnare la somma di 700,00 €.
E’ stato
inoltre accertato e identificato l’autore di un importante furto di
materiale edile avvenuto nel mese di marzo 2015 all’interno di un
magazzino di proprietà del Comune.
L’attività di Polizia Giudiziaria, al termine di una complessa
attività di indagine durata circa tre mesi, ha permesso di rinvenire e
sequestrare complessivamente nr. 10 piante di cannabis indica, 250 gr.
di hashish, 150 gr. di Marijuana, circa 3.000 € in contanti, nonché di
trarre in arresto 4 persone e denunciarne una per il reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre un
altro soggetto è stato segnalato alla Prefettura di Sassari quale
assuntore ex. art. 75 DPR 309/90.
Le indagini hanno permesso anche di appurare la particolare
pericolosità di alcuni indagati e di attuare servizi mirati al fine di
prevenire la commissione di ulteriori gravi reati. In particolare, da
alcune conversazioni emerge l’intento di dare una “lezione” agli
investigatori, attentando alla loro incolumità, ai mezzi privati o
alla locale Caserma, e il proposito criminale di compiere una rapina a
mano armata, di fatto non attuata.
Dei sei arrestati, tutti italiani e residenti nell’isola, due sono
stati accompagnati presso il carcere di Sassari – Bancali, uno
riceverà la notifica del provvedimento in carcere poiché già detenuto
per altra causa, e tre saranno tradotti presso le rispettive residenze
in regime di arresti domiciliari, tutti a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.