Questa mattina, 18 luglio, gli uomini della Capitaneria di Porto –
Guardia Costiera di Olbia hanno posto sotto sequestro una rete abusiva
lunga circa 300 metri posizionata all’interno della zona “B” di
riserva generale dell’Area Marina Protetta di Tavolara - Capo Coda
Cavallo.
L'attrezzo da pesca rinvenuto risultava, infatti, sprovvisto di
qualsiasi etichetta identificativa che permettesse di risalire al
proprietario, e conseguentemente, di verificare il possesso delle
necessarie autorizzazioni per svolgere attività di pesca all’interno
dell’AMP.
L’attività svolta dalla Motovedetta CP 608, conclusasi con il
sequestro della rete da pesca, si inquadra in una più ampia serie di
ripetuti controlli ambientali e sulla filiera ittica, quotidianamente
posti in essere dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia,
sotto il coordinamento del Direttore Marittimo, Capitano di Vascello
Maurizio TROGU.
Grazie al supporto fornito da un peschereccio che si trovava nelle
vicinanze, la rete è stata issata e trasportata presso gli Uffici
della Capitaneria di Porto di Olbia per lo svolgimento di ulteriori
indagini e gli adempimenti di legge.
La rimozione, oltre a garantire l’osservanza delle norme in materia di
attività di pesca, ha un’importante rilevanza sul piano della
sicurezza della navigazione, scongiurando altresì un danno ambientale
poiché l’attrezzo non segnalato, comportava il deterioramento
dell’ecosistema marino all’interno dell’Area Marina Protetta ed un
pericolo per i naviganti.