Elisoccorso: il sindacato dei Vigili del Fuoco attacca l'assessore Arru - "Lo abbiamo fatto per 20 anni con maggiore professionalità e meno costi"

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  Sull’avvio del nuovo servizio di elisoccorso in Sardegna, interviene nuovamente il CONAPO Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco. Lo fa a seguito dei toni trionfalistici delle ultime ore dall’assessore Arru. “Continuiamo ad essere sgomenti, di fronte alla continua ricerca, in ogni frase e in ogni comunicato, di giustificazioni da parte di chi sostiene il progetto di tale rivoluzione, per fare apparire agli occhi della popolazione sarda; il futuro servizio di elisoccorso sanitario un esempio di moderna efficienza rispetto al passato svolto finora dai Vigili del Fuoco.

  Servizio che, per 20 anni ha garantito (e continua a garantire fino al 30 giugno p.v.) in ogni condizione ed in ogni scenario contemporaneamente e tempestivamente il salvataggio di vite umane e il soccorso sanitario con la perfetta integrazione della componente tecnica VVF e della componente medica. In realtà, in un contesto sanitario regionale che non brilla per funzionalità e ottimizzazione della spesa, un elisoccorso interamente affidato ai privati si caratterizza per l’enorme spesa prevista, decisamente ingiustificata e per la perdita di fondamentali capacità operative. Si parla di un servizio che non potrà fornire in alcun modo la stessa qualità, efficacia ed efficienza operativa rispetto alla configurazione HETMS finora garantita sostiene Pietro Nurra, segretario regionale del Conapo, sindacato autonomo dei VVF. il nuovo servizio previsto è cosa ben diversa da quello attuale, infatti non ne può raggiungere nemmeno lontanamente la completezza ed efficienza!

  Si tratta pertanto di un goffo tentativo di fare apparire questa scellerata operazione una meritoria opera di gestione della cosa pubblica. Spiace constatare che la “politica Regionale” non ha considerato neppure minimamente di continuare la collaborazione con i Vigili del Fuoco, potenziandone il servizio con l’eventuale apertura di un ulteriore base dislocata al sud dell’isola o, rendendo baricentrica l’attuale, non perdendo tale capacità operativa dei VVF, ben sapendo che ora si aprirà un problema non di poco conto. Il problema che si creerà sarà che, gli elicotteri dei VVF dovranno comunque intervenire sui soccorsi tecnici (come ad esempio la ricerca persona) in quanto il salvataggio non è per legge attribuito all’ente sanitario, ma attribuito all’ente di soccorso pubblico cioè dei Vigili del Fuoco e a mare della Capitaneria di Porto.

   Quindi vi è il concreto rischio che, gli elicotteri del nuovo soccorso sanitario intervengano illegittimamente sui soccorsi tecnici e salvataggi, creando un importante aggravio della spesa e conseguenze legali in quanto la componente dei Vigili del Fuoco non starà di certo a guardare eventuali scavalcamenti di competenze. Miglioramento del servizio elisoccorso con l estensione all’arco notturno del volo, sicuramente un aspetto migliorativo in quanto attualmente non presente nell’isola ma per la quale è doverosa una precisazione, i Vigili del Fuoco se formati (come già avviene in Emilia Romagna) possono volare in notturna, tali voli sono totalmente diversi da quelli effettuati i “diurna” ed avvengono tra piazzuole certificate o tra aeroporti, tale precisazione è doverosa in quanto il messaggio errato che sta’ arrivando alla popolazione è che con il nuovo servizio di elisoccorso in caso di incidente stradale l’elicottero arrivi direttamente su strada in prossimità del sinistro stradale, carichi il ferito e lo trasporti all’unità ospedaliera, quando nella realtà dei fatti il trasporto primario avverrà su ambulanza fino alla prima eli superficie certificata richiedendo anche alcune ore prima dell’arrivo.

   «Che il servizio in convenzione con il privato costi cifre che la collettività non può più permettersi se ne sono accorti tutti tranne la politica che ha la responsabilità di decidere e gestire l’economia pubblica» ribadisce Pietro Nurra, “non comprendiamo perché non si sia puntato a migliorare investendo e apportando i dovuti correttivi in collaborazione con il dipartimento VVF, con un potenziamento di un servizio su due basi ( HETMS) o una dislocata maniera in baricentrica anche in funzione dell’esperienza già maturata e delle peculiarità e dei vantaggi di avere nell’immediatezza su uno scenario incidentale sia la componente medica sia la componente tecnica per l’intervento di soccorso tecnico urgente quali gli eli soccorritori VVF o i sommozzatori VVF per gli interventi a mare e acquatici in genere ; un servizio pubblico unico in Europa per la sua professionalità e versatilità d’intervento a vantaggio di un risparmio di costi e la garanzia di un’elevata professionalità. Non si comprende perché si è preferito scegliere un costoso appalto da dare in pasto ai privati. Di questo se ne renderanno conto e trarranno le somme i contribuenti".Conclude Nurra.