Rischia sino a un anno di reclusione e un’ammenda fino a mille euro
per esercizio di caccia in periodo non consentito e porto illegale di
arma il bracconiere residente a Escalaplano che, nel corso della
scorsa notte, è stato sorpreso dal Corpo forestale e vigilanza
ambientale nel territorio del paese.
Il personale della Stazione forestale di Escalaplano, supportato dai
colleghi della stazione di San Nicolò Gerrei, ha sorpreso un uomo nei
pressi di una ‘pappadroxia’, l'esca di mandorle utilizzata per
attirare i cinghiali.
All'uomo (di 56 anni), che non ha opposto
resistenza al fermo, è stato sequestrato un fucile calibro 12 caricato
con munizioni a pallettoni e dotato di una potente torcia utilizzata
per abbagliare la preda. Scattata la denuncia anche per porto illegale
di arma, in quanto la licenza di caccia ne legittima il porto soltanto
nel periodo consentito. Oltre alle pene previste, saranno inoltre
applicate le misure della confisca dell'arma, nonché della revoca
della licenza di porto di fucile e dell'autorizzazione regionale alla
caccia.
L'operazione si inquadra nell'attività del Corpo forestale e di
vigilanza ambientale a tutela della fauna e dei diritti dei cacciatori
che svolgono correttamente l'attività venatoria.