Spettacolo nel mare di Alghero per la regata del Curall di vela latina - Vince la barca bosana Luigi 1941

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  Si è conclusa ad Alghero la veleggiata del Curall promossa dai locali armatori di vela latina e organizzata da Lega Navale Italiana col finanziamento di Consorzio del porto. Ben 14 imbarcazioni di legno si sono date battaglia lungo la rotta costiera che dal lido di San Giovanni conduce a Capo Galera (benché la manifestazione nei programmi iniziali non avesse declinazioni agonistiche) in una gara tecnica caratterizzata da un vento da Ovest debole ma costante.

  Grande prestazione dell’equipaggio bosano della lancia “Luigi 1941” che ancora una volta beffa i pronostici portando a casa una vittoria schiacciante sugli avversari, frutto non solo dell’alta qualità del restauro ì curato dal Maestro Tore Fenu, ma soprattutto dell’acclarata abilità del giovane team condotto da Francesco Pirisi. A circa 20 minuti dal vincitore si piazza “Isthar” di Giorgio Macciocu, per l’occasione condotta dal velista Pietro Garroni. Terza classificata “Marcella” di Antonio Peru; restano fuori dal podio le algheresi “Gloria” di Michele Mura noto “Lo Rucò” e “Paolina 1957” di Pasquale Chessa, rispettivamente timonate da Gian Mario Catta e Paolo Zoagli.

  Non osa invece l’equipaggio del gozzo “Rafael” di Cattogno, comandato come al solito da Carlo “Gatto” Solinas, che nel perfetto stile della manifestazione si limita a dare sfoggio delle sue fantastiche linee. Identico l’approccio alla gara di Carlo Muresu al timone di “Bonita” affidatagli dall’armatore Lorenzo Campus di Barcellona; mentre ancora una volta - seppure limitata dalle dimensioni – dà spettacolo la celebre lancia “Polifemo” della Lega Navale sez. di Castelsardo con il suo inseparabile timoniere Cicito Sechi. Chiudono la classifica “Valeria”, del Marine Club, timonata da Giorgio Marello con “Villa Asfodeli” di Ettore Machiavello, timonata da Bruno Ferralis e la vecchietta “Raffaellina” di Carmelo Chessa noto “Burrascheri”.

  Vanno fuori classifica per non aver completato il percorso l’ammiraglia “Santa Barbara” di Giovanni Porqueddu, timonata da Antonello Porcheddu, inseme alla spagnoletta “Pietruccia – L’algherese volante” del sassarese Angelo Azzu, timonata da Giampaolo Aranzanu, e alla Bosana “Maria Lucia”, di Gianfranco Lai, timonata da Giovanni Motzo. Al termine della gara organizzatori, equipaggi e famiglie si sono intrattenuti presso la sede della Lega Navale, dove tra buon cibo, canti e qualche utile discussione sul futuro della vela latina si è onorata la vera essenza di gruppo: stare insieme in amicizia.