Muay thai expolosion: macht mondiale tra Sara Donghi e l'inglese Cherie Standem

Sara Donghi
  Un “Muay thai explosion” maggiorenne che sabato sera (4 luglio) “festeggerà” con quattordici incontri che promettono spettacolo. Sul ring del pala Simula di via Poligono c'è attesa per il match clou della serata, quello che vedrà contrapposte Sara Donghi e l'inglese Cherie Standen.

   Per la pluricampionessa del mondo, e beniamina del pubblico sassarese, si tratta di un match importante, davanti al pubblico di casa. E per lei la pressione è tanta. «Abbastanza – afferma Sara Donghi – perché combattere in casa dà un'emozione in più e ogni volta c'è la voglia di non deludere nessuno, a partire da chi ha sempre creduto in te, ti porta sul ring e vive le tue stesse emozioni».

  Da una parte allora ci saranno la grande esperienza e il talento di una campionessa che ha portato a casa tutti i trofei possibili, nell'altro angolo ci sarà la volontà di emergere e di dimostrare di essere all'altezza della campionessa del mondo. «Si prospetta un incontro bello, infuocato e battagliero», commenta la punta di diamante del Tarantini muay thai boxing che non si sbilancia nel rivelare i segreti per affrontare al meglio un match di questo calibro. «I segreti devono rimanere tali – dice – comunque è fondamentale chi ti sta vicino, che ti vuole bene e che sa come prenderti, caricarti e infonderti la giusta tranquillità per liberare la mente».

  Di recente Sara Donghi ha combattuto a Cagliari all'Hearts on fire, prestigioso gala internazionale, e ha dimostrato, ancora una volta, che se si sale sul ring concentrati è possibile portare l'incontro dalla propria parte. «Senza concentrazione non si va da nessuna parte – commenta – io però non studio mai le avversarie ma cerco di migliorare me stessa e affinare la mia tecnica. Mi è capitato più volte di cambiar avversaria anche all'ultimo secondo. Bisogna essere sempre pronti a tutto». Per la campionessa del mondo questi incontri hanno una grande utilità, un confronto tra tecniche, in particolare tra quella italiana e quella europea.

  Ma le differenze sul ring si annullano «La Muay thai è una e una sola –afferma fiera – nasce in Thailandia ed è proprio quella che io, insieme al mio maestro Angelo Tarantini, al presidente Max Baggio e a tutti gli associati della Kombat League seguiamo e tentiamo di diffondere. Aver combattuto e vinto in Thailandia diverse volte e aver ricevuto i complimenti da coloro per i quali quest'Arte è "pane quotidiano" fa capire che siamo sulla strada giusta». Non a caso Sara Donghi viene anche considerata la "regina" italiana dell'Arte dei Re.

   «Questo mi onora e gratifica. Dà un senso ai sacrifici fatti in tutti questi anni –afferma – e per una donna affermarsi in un ambito considerato prettamente maschile è ancora più difficile. Nonostante tutto: piedi per terra, testa bassa e lavorare sodo, sempre». I cancelli del pala Simula si apriranno alle 17 con l'esibizione del settore giovanile e, alle 18, al via con i combattimenti.

  Quattordici i match in programma: sette per l'under card e, a partire dalle 20,30, i sette del main event. In palio il quinto trofeo “Nello Tarantini”. L’appuntamento è organizzato dal Fight Club Promotion di Angelo Tarantini, commissario tecnico nazionale di Muay thai, e Vincenzo Casu, sotto l'egida delle sigle internazionali Onesongchai-Kombat League.