Straordinaria prestazione dei sassaresi Marogna e Pais della Bad Boys

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  Grande serata al Palamacchia di Livorno nelle finali del circuito Élite delle Mma. Due giovani sardi si vedono proiettare in un contesto del tutto nuovo, rappresentato da una delle gabbie più rinomate d'Italia, e con un grande pubblico attorno. I due giovani fighters sono Mirco Marogna e Silvano Pais della Bad Boys Sassari che arrivano con un atteggiamento da matricola, ma dimostrano subito quanto possono valere.

  Il sorteggio nelle semifinali vede Mirco Marogna contrapposto all' aspirante al titolo, Matteo Rulfo, attuale campione del mondo WMMAF ed allenato dalla London Shoot Fighting di Londra e Silvano Pais contro il veterano Gionata Gensini, che visto la sua ultima striscia negativa, è deciso a mettercela tutta, soprattutto davanti ai suoi tifosi. Parte Marogna, è subito scontro pesante, si salta perfino la fase di studio, partono subito potenti e fulminei calci sulla linea bassa, ma è Marogna con una potente combinazione di braccia a smorzare subito l'aggressività del più esperto avversario.

   Continua in round con i due atleti che si scambiano potentissimi colpi, è in questa fase Marogna infiamma il palazzetto e dimostra la sua crescita. Cambia marcia e dopo una fantastica protezione inizia a dominare al suolo il suo avversario, partono potenti ground and pound (pugni da terra) di Marogna ai danni di Rulfo, finisce così sotto gli occhi increduli di tutto il palazzetto il primo round di 5 minuti. Il secondo round è più equilibrato e Rulfo riesce a guadagnarsi una side position (posizione di controllo laterale al suolo) e dopo un tentativo di finalizzazione per leva al braccio,che Marogna riesce a difendere egregiamente, si ribalta la situazione.

  Il finale del round vede il giovane sassarese gestire con maturità il suo avversario al suolo con un lavoro chirurgico di ground and pound. Il verdetto della giuria è unanime, Marogna va al Main event per disputare la finale. Per il tecnico Gianmario Mereu, nemmeno il tempo di gioire, che nella gabbia entra l'altro gioiello del gruppo Bad Boys, Silvano Pais. La seconda semifinale è per il sassarese. Pais, infatti, vuole condurre in un match senza errori e ci riesce. È fulmineo nel lavoro di straiking (calci e pugni) e poi arriva il capolavoro. Esegue un velocissima e spettacolare proiezione che vede Gensini da subito in difficoltà, guadagna la monta e passando alle spalle dell' avversario lo sottomette con un mata leao (tecnica di soffocamento).

  La finale è tutta sassarese ed il palazzetto si esalta alle gesta dei due giovani lottatori sardi. Il main event finale non racconterà la vittoria di un atleta ma quella dello sport e del rispetto. I due compagni non si sfidano ed è Marogna che decide di cedere la vittoria a Pais che nella semifinale, in una fase di lotta, si frattura un piede. Il verbale registra Pais campione Élite e Marogna secondo, ma la realtà è tutt'altra, entrambi gli atleti hanno meritato la cintura da campione ed i riconoscimenti con le congratulazioni che hanno ricoperto il team alla fine del galà. Il coach Mereu credeva sin da principio nella riuscita di questa memorabile impresa ed è contento di essere riuscito a far capire che la Sardegna, nella gabbia, si trova sempre più a suo agio.