Michela Demontis fa suo per la seconda volta il Fight club
championship 5, in un match strepitoso che, sabato notte, l'ha vista
contrapposta a Martina Rindi della Kimura Academy Sassari. Una serata
davvero stellare, quella che ha caratterizzato l'intero evento che ha
visto entrare nella gabbia, allestita al Tarantini Fight club di via
Venezia, 18 atleti agguerriti. A essere protagoniste sono state le Mma
che hanno dato spazio anche a incontri di Muay thai e Kick boxing.
La giovane atleta del team Tarantini, con il suo approdo alle Mma, ha
dimostrato un buona crescita. Sicura, a volte anche un po' spavalda,
ma sempre rispettosa delle sue avversarie, sabato nella gabbia è
entrata carica. La “guerriera” della Kimura non è stata da meno e ha
cercato di contrastare la beniamina di casa, sfruttando i centimetri
in più. Demontis nella lotta a terra ha cercato di sfruttare pugni e
gomiti e, più volte, ha cercato la posizione ideale per sfruttare le
sue tecniche. A partire dal suono della campanella, l'atleta del team
Tarantini ha sfoggiato la grinta che in questi anni l'ha
contraddistinta e l'ha fatta diventare la pluri-campionessa nella
categoria giovanile Muay thai.
Alla fine del primo round, a decretare lo stop è stato il medico che,
in considerazione dell'occhio tumefatto della Rindi, ha deciso di non
far proseguire il match. Michela Demontis, porta così a casa un altro
risultato positivo. E per lei questa vittoria veloce per Tko, al primo
round, è la conferma che il suo soprannome “Turbo” è sempre più
azzeccato.
Grande spettacolo anche nei tre incontri di Mma che hanno preceduto
quello della Demontis. Nel match co-event, è bastato un primo round a
Dylan Hazan (Gloria Roma), per aver ragione di Gionata Gensini (Team
Akuna Prato) che, dopo la prima campanella, ha tirato i remi in barca
e ha abbandonato l'ottagono. Il match ha visto i due atleti combattere
strenuamente, con Hazan che ha dato grande spettacolo.
L'atleta della
“Gloria” è riuscito più volte a divincolarsi dalle prese
dell'avversario, costringerlo alla lotta a terra dove ha dimostrato di
avere una marcia in più.
Senza esclusione di colpi il combattimento tra Cristopher Biccheddu
(DM Olbia) e Giovanni Mulas (Tarantini). Grande prestanza da parte dei
due “gladiatori”, che hanno sfoggiato le loro tecniche migliori: il
gallurese più a suo agio nel combattimento a terra, il sassarese più
agile nei calci alti e medi. Per loro tre riprese che hanno tenuto il
pubblico con il fiato sospeso e hanno scatenato cospicue dosi di
adrenalina. Alla fine dei tre round, gran daffare per i giudici che
hanno assegnato la vittoria a Biccheddu dopo cinque minuti di
consultazione.
Combattimento ricco di colpi di scena anche quello tra Andrea Pani
(Nur Mma Porto Torres) e Marco Zonca (Alias Gym Iglesias). I due sono
stati capaci più volte di ribaltare la situazione a proprio favore ma
alla fine del match i giudici hanno decretato la vittoria di Zonca.
Andrea Mascia (Alias Gym Iglesias) e Valerio Spada (KB
Capoterra).hanno portato in gabbia una kick boxing di grande impatto,
con un vero e proprio show di calci e una serie di pugilato. A vincere
ai punti è stato Mascia.
La Muay thai, tutta al femminile, ha messo a confronto Sara Chieri
(team Tarantini) e Manuela Campus (Macomer Kombat Group) quindi
Jessica Meloni (team Tarantini) e Cristina Giavara (team Carminati
Milano).
Il primo match ha visto le due “nak su” dare sfoggio di
ganci, montanti, calci frontali e clinch. A fine incontro,
all'unanimità, i giudici hanno assegnato la vittoria a Sara Chieri.
Bello anche l'incontro tra Meloni e Giavara, con la prima che è
partita da subito molto forte, sfruttando la sua maggiore altezza ha
tenuto l'avversaria distante. Dopo una seconda ripresa che ha visto
Giavare prendersi qualche rivincita, nella terza la sassarese ha
ripreso la situazione in mano, aggiudicandosi così il match ai punti.
Il Fight club championship ha dato anche spazio ai piccolissimi atleti
di Muay thai allenati da Vincenzo Casu. Per i bambini una buona
dimostrazione di sport nei due match, finiti in parità, tra Pietro
Arcamone e Alessandro Allocca quindi Luca Manchia e Alessandro Zedda.