Alghero: Il solito ciaffarec tra Alghero in House e le rotture di fine mandato

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  Politica algherese in fermento, le elezioni si avvicinano, ma prima c'è la noiosa tappa obbligata del consiglio comunale. 3 ordini del giorno, approvazione rendiconto di bilancio moltiplicata per tre.

  L'advocat, prima dell'inizio dei lavori, ha benedetto il Neo Monsignore incontrandolo all'esterno del consiglio, gli avrà già spiegato quali saranno le preghiere migliori da usare per farsi votare dagli algheresi oppure gli avrà chiesto: "Ma ti candidi o no che non ci stiamo capendo niente?" Concludendo con un "noi siamo con San Marco ma...".

  Il clima in aula, o meglio, in sala conferenze, è disteso; sono le 9 di un sabato mattina, dopo tutto, ci vuole calma e sangue freddo a quelle ore. L'advocat ha portato il solito sacchetto di caramelle per allietare i convitati, tutti ne mangiano tranne la parte di destra della sala conferenze del Quarter Generale. Fa sorridere che a destra della sala stia il centrosinistra e a sinistra il centrodestra; ma si sa, ormai i partiti non esistono più e poi dipende da dove lo guardi, se da davanti o da dietro.

  Il primo a fare una comunicazione è Capitan Findus che dall'ex partito dei Casini passa al fritto misto, insomma siamo sempre in tema di primo pescato, tanto caro al nostro. Parte a bomba Mimmì sulla questione bonus affitti chiedendosi: "Dove sono i soldi?" Lo chiede a Mari, ma non c'è, manco lei, arriverà più tardi dicendoci che ha messo la giacca delle grandi occasioni, quella di quando si sciolse l'ultima giunta Tedde, qualcuno si sarà toccato e qualcun altro avrà gradito. Mimmì parte con la solita filastrocca: buche, strade, strade, buche, ma ogni tanto tira fuori l'argomento fragole, ormai oltre a buche e strade, ha occhi e fauci solo per le fragole, per le quali pubblica un post al giorno sulla sua pagina personale. L'altro ragazzo di campagna, Peter, resta in disparte all'inizio, ma verso la fine della mattinata anche lui tira fuori i pezzi da novanta e inizia a recitare la sua filastrocca contro l'amministrazione.

  In sala ce n'è uno che sembra irrequieto e che chiacchiera poco con gli altri, e come al solito avrà un ingrato compito, quello di fare le veci di San Marco. L'Annunziatore è lì che freme e attende, sta aspettando il momento giusto, che arriva quando si cita il beneamato "avanzo di gestione". Al riecheggiare di quelle parole, bisogna scatenare l'inferno, o meglio una risoluzione, così chiedono dall'alto all'Annunziatore, che propone subito una riunione di maggioranza nella quale cerca grana e trova grane. 

  La maggioranza si spacca i cosiddetti perché viene tirata in ballo sempre l'Alghero in house, un'ossessione, che più che una partecipata del comune sta diventando l'unico argomento in comune. 12 contrari e 6 favorevoli. L'annunziatore è costretto a portare la brutta novella a San Marco, chissà come la prenderà ora che la sua candidatura è in forse. Il centrodestra sembra poco unito, anche se lu Sindic, a mo' di macumba porta iella, ha comunicato che lui vorrebbe alle prossime elezioni la vittoria del centrodestra unito. Forse unito non è la parola più adatta in questo momento, ma insomma c'è tempo per cucire i brandelli e lenire le ferite; mancano "solo" meno di due mesi alle elezioni, che si preannunciano il solito e imperituro algherese ciaffarec.