"Un secolo di bonifica umana": venerdì la presentazione nell'aula Magna di Agraria a Sassari

-
  Nell'ambito delle iniziative collaterali del convegno "prigione e territorio" (Sassari, 26-27 maggio), si terrà venerdì 26 maggio alle 11.00 nell’Aula Magna del Dipartimento di Agraria (viale Italia 39) la presentazione del libro “Un secolo di bonifica umana. Colonie penali e miglioramento fondiario nella Nurra di Alghero (1864-1962)”. L'evento è organizzato dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, dal Parco Regionale di Porto Conte e dall’Editore Carlo Delfino. Interverranno i curatori dell’opera, G. Antonio Farris e Stefano Tedde, e gli autori.

  Il volume descrive l’esperienza di bonifica portata avanti in diverse epoche per mezzo della manodopera dei detenuti nel territorio della Nurra di Alghero (colonie penali di Cuguttu e di Tramariglio), terreno quasi “ideale” per l’attuazione di opere di miglioramento fondiario. Vengono descritti tutti i lavori di dissodamento, le sistemazioni dei terreni, le tecniche colturali, l’allevamento di alcune specie zootecniche (bovini, ovini, suini, caprini e altre), con una tale precisione che molti di essi sono ancora validi. Per la prima volta viene dato il giusto risalto alla figura dell’agronomo, al quale la normativa vigente assegnava molteplici funzioni, anche di dirigenza.

  Le ampie appendici documentarie che affiancano il volume, riescono a delineare molto bene i significativi intrecci della colonia penale con il territorio circostante e a descrivere con precisione le varie produzioni agrarie grazie alle quali le colonie erano tendenzialmente piccole “isole” autosufficienti. Perché questo titolo dato al libro? Nel 1941 Dino Grandi, Ministro di Grazia Giustizia, pubblicò un volume dal titolo estremamente evocativo: Bonifica Umana. Bonifica di terreni e lande desolate, bonifica della natura e dell’etica dei condannati, bonifica della terra per mezzo della manodopera degli stessi reclusi ai quali il lavoro duro “gioverà positivamente”, secondo le norme del codice penale “severo e al tempo stesso umano”, varato nel 1931 dal Ministro Alfredo Rocco.