Porto Torres: 18 opere della Passiò del Martiri Turritani

-
  Diciotto bassorilievi per trasformare la città in una “galleria” d'opere d'arte a tema e all'aperto. Sono in mostra da oggi le creazioni dello scultore Odo Tinteri, ispirate alla Passiodei Martiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario. Un'esposizione permanente, in diversi punti della città: dall'area adiacente al Palazzo di Re Barbaro alle chiese di Balai, passando per il Lungomare, la Chiesa della Consolata e il Parco San Gavino. Un itinerario di fede e storia che ricostruisce il percorso del sacrificio dei Santi Patroni di Porto Torres.

  Il progetto è stato realizzato dal Comune di Porto Torres e dalla Parrocchia Santi Martiri Turritani, che hanno accolto la donazione dell'artista e si sono avvalsi della collaborazione di diversi soggettiper valorizzarla. L'iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala conferenze del Palazzo del Marchese dall'Assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano, dal parroco della Basilica di San Gavino, Don Mario Tanca, dall'artista Odo Tinteri, dal progettista Antonio Carrus e dal rappresentante del Consiglio parrocchiale, Giacomo Rum. Presente anche una delegazione del Gruppo folk Intragnas in abito tradizionale di Porto Torres.

   «Oggi arriva a compimento un progetto realizzato in piena condivisione tra l'Amministrazione Comunale e la Parrocchia Santi Martiri Turritani, avviato durante l'assessorato di Antonella Palmas e concretizzato anche grazie alla collaborazione di enti, privati cittadini, aziende e del nostro Ufficio Tecnico. La preziosa donazione di Odo Tinteri – ha affermato Alessandra Vetrano – è stata trasformata in un itinerario che può catalizzare l'attenzione dei tanti turisti che ogni anno si spostano nei territori per visitare storici luoghi di culto e opere d'arte ad essi collegate». Don Mario Tanca ha sottolineato di essere «felice, perché ho incoraggiato quest'opera che descrive un periodo segnante per questa città e per la storia della Chiesa di tutta la nostra isola, dove il culto di Gavino, Proto e Gianuario, uccisi nel 303, si è diffuso in maniera capillare.

   Odo Tinteri ha tratto ispirazione dalla Passio dei Martiri e da buon bainzino ha saputo caratterizzare questa grande storia di fede con la propria sensibilità». «Da giovane sono partito dalla mia città. Ho realizzato opere esposte a Genova, a Palau, a Praga, a Roma – ha aggiunto l'artista – e ora ho deciso di lasciare a Porto Torres la testimonianza di una vicenda, quella di Gavino, Proto e Gianuario, che reputo a tutti gli effetti un'antologia dei sentimenti umani. È il primo racconto che ho conosciuto nella mia vita. Mi ha commosso e l'ho rappresentato con queste opere posizionate in luoghi di grande bellezza».

  Le diciotto “stazioni” fotografano le vicende legate alla decapitazione dei Santi Martiri Turritani: Lo sbarco a Turris; Proto e Gianuario in Monte Agellu; Re Barbaro incontra Proto e Gianuario; Proto nell'isola di Cornicularia; Gianuario da Re Barbaro; L'arresto di Proto e Gianuario; La tortura dei Martiri; Gavino incontra Proto e Gianuario in carcere; Gavino denuncia la conversione; L'arresto di Gavino; Gavino riceve il fazzoletto; La decapitazione di Gavino; Gavino appare a Calpurnio; Calpurnio e la moglie; Gavino appare a Proto e Gianuario; Proto e Gianuario trascinati a morte; Le spoglie di Proto e Gianuario; Il ritrovamento del corpo di Gavino. La mappa dei bassorilievi è stata illustrata dall'architetto Carrus: le opere si trovano nei pressi del giardino della Torre Argonese, dell'Antiquarium, dell'area del Palazzo di Re Barbaro, nella piazza della Chiesa della Consolata, nel Parco San Gavino, alla Renaredda, sul Lungomare, nei pressi del Museo del Porto e delle chiese di Balai vicino e Balai lontano.

  Giacomo Rum ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al progetto, ricordando che i bassorilievi sono posati su supporti di acciaio corten, un materiale resistente e utilizzato come supporto per esposizioni artistiche in tutto il mondo. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito le aziende Sertec, Saind, Maddau e Tinteggiando, il professionista Raimondo Mura e la Soprintendenza Abap di Sassari. L'itinerario artistico e religioso sarà inaugurato ufficialmente il 25 aprile, giorno dedicato alle celebrazioni per San Gavino dei Massai a Balai Lontano, alle ore 8.