Paola Bignardi a Lo Quarter di Alghero per presentare "Dio a modo mio"

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“DIO A MODO MIO” è il titolo del libro di Paola Bignardi e Rita Bichi che sarà presentato lunedi 3 ottobre alle ore 18,00 presso la Sala Conferenze de “Lo Quarter”, Largo S. Francesco ad Alghero. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Toniolo di Studi Superiori in collaborazione con il Centro di Studi & Politica “Giuseppe Toniolo” e la Diocesi di Alghero-Bosa e gode del patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione META. Parteciperà la coautrice Paola Bignardi, giornalista pubblicista nonché noto esponente dell’Azione Cattolica nazionale, già Presidente della prestigiosa Associazione dal 1999 al 2005.

  Paola Bignardi, sempre attenta alle problematiche educative in ambito scolastico e sociale, collabora con “la Scuola editrice” di Brescia e le sue pubblicazioni hanno sempre suscitato notevole interesse in virtù del fatto che – grazie alla sua spiccata sensibilità umana e culturale – riesce a cogliere gli aspetti più nascosti, ma qualificanti, che spesso sono alla base delle dinamiche comportamentali con riferimento soprattutto all’ambito giovanile. Che rapporto hanno i giovani con la fede? Quali sono le loro credenze e i loro atteggiamenti nei confronti della religione? Come hanno vissuto l’esperienza dell’iniziazione cristiana?

  Quali ricordi hanno del ‘catechismo’? Sappiamo che molti di loro, dopo la Cresima, si allontanano dalla Chiesa: quali ne sono i motivi? E quali esperienze e cammini possono portare ad un riavvicinamento? A queste e ad altre domande hanno risposto centocinquanta giovani, ragazze e ragazzi tra i diciotto e i ventinove anni, tutti battezzati, residenti in piccole e grandi località del Nord, Centro e Sud Italia, con diverso titolo di studio. Cinquanta tra coloro che si sono dichiarati credenti nella prima fase della ricerca, promossa dall’Istituto Toniolo di Studi Superiori (ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), sono stati di nuovo intervistati e hanno raccontato – per la prima volta nel nostro Paese con tale estensione e profondità di indagine – la loro esperienza di fede e il loro vissuto religioso. Rivelando un interessante spaccato di questa intima dimensione della vita, delle sue luci e delle sue ombre.

  La conferenza del 3 ottobre p.v. vuole essere occasione per un approfondimento di tali problematiche per proiettarle nella nostra realtà locale. Dalla indagine emerge – tra gli altri – un aspetto caratterizzante l’intero studio: tra i giovani vi è la tendenza ad intendere la religione in maniera adattativa rispetto alle loro particolari visioni della vita e della società. Una sorta di religione personalizzata, volta ad indebolire ogni occasione di richiamo morale ed a trovare ogni gratificazione nella intimità di ciascun individuo. È lo specchio della deriva individualistica tipica della cultura occidentale odierna che porta ad una società egoistica. L’antidoto sta nella ricerca della dimensione comunitario-solidaristica ad iniziare dai momenti unificanti della preghiera insieme. È la vera grande sfida per le singole Chiese locali!