Seminario in aula Magna sul traffico di beni culturali

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  Giovedì 2 ottobre l'Aula Magna dell' Università degli Studi di Sassari ospiterà il seminario “Il traffico illegale dei beni culturali: l’esperienza del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”.

   L'evento è organizzato nell'ambito del progetto europeo ARCHEOMEDSITES “Tutela, valorizzazione e qualità della gestione, applicazione dei modelli di gestione nei siti archeologici e nei contesti urbani”. I lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Attilio Mastino.

  Proseguiranno con l'intervento di Michele Colavito, Project Manager del Progetto ARCHEOMEDSITES, che parlerà della cooperazione transfrontaliera come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale. Subito dopo il Capitano Paolo Montorsi del Comando CTPC di Sassari introdurrà il tema centrale dell'incontro con una relazione su “La tutela delle aree di interesse archeologico: struttura organizzativa, compiti e funzioni del Comando Carabinieri TPC”. A seguire verrà proiettato un filmato che illustrerà le attività svolte per contrastare il traffico illegale di reperti archeologici.

   Dopo il dibattito e la pausa, alle 14.30, Michele Guirguis, ricercatore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari e coordinatore degli scavi del sito di Monte Sirai, e Antonfranco Temussi, referente amministrativo per l’Università degli Studi di Sassari del progetto ARCHEOMEDSITES, interverranno sul tema “Il progetto Archeomedsites e il sito di Monte Sirai tra ricerca, valorizzazione e divulgazione: stato dell’arte e prospettive”.

   Infine, Piergiorgio Spanu e Raimondo Zucca della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici NESIOTIKA di Oristano racconteranno “Le attività archeologiche dell'Ateneo turritano a Nabeul/Neapolis in Tunisia”. Il seminario si terrà nell’Aula Magna dell’Università di Sassari che partecipa al progetto ARCHEOMEDSITES per il suo ruolo scientifico e per l’esperienza maturata nei siti archeologici della Sardegna e della Tunisia. Nello specifico l’Ateno turritano si occupa del coordinamento dell’analisi strategica nei siti archeologici delle diverse aree di intervento, in Italia (Cagliari-Tuvixeddu, Carbonia-Monte Sirai, Paestum e Velia), Tunisia (Cartagine e Kerkouane) e Libano (Tiro-Al Bass).

   Il Progetto ARCHEOMEDSITES è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma ENPI CBCMED ed è capeggiato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che guida un gruppo di soggetti costituito, per la sponda Sud del Mediterraneo, dalla Tunisia (The National Heritage Institute) e dal Libano (Ministry of Culture). La componente italiana è rappresentata dall’Università di Sassari, dalle due Soprintendenze Archeologiche di Cagliari e Oristano e di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, dai Comuni di Carbonia, Firenze e Siena, da Federculture e Ricerca & Cooperazione.

   L’obiettivo del progetto è creare una rete di istituzioni nel bacino del Mediterraneo per la salvaguardia e la valorizzazione di siti archeologici e dei contesti urbani, per uniformare le best practices, diffondere conoscenze, promuovere scambi tra gli operatori di settore e, in prospettiva, coinvolgere anche altri Paesi europei e del bacino del Mediterraneo.