Il WWF della Sardegna contrario alla legge sul turismo - Contestati i provvedimenti a favore dei campeggi

carmelo spada
  L’Art. 15 della LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2017, N. 16 Norme in materia di turismo (Definizione delle strutture ricettive all'aria aperta) recita: “1. Sono campeggi le aziende ricettive organizzate per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti di tenda o di altri mezzi autonomi di pernottamento che siano trasportabili dal turista per via ordinaria senza ricorrere a trasporto eccezionale; è inoltre consentita la presenza di tende, caravan, autocaravan, mobil-home, maxicaravan, case mobili o altri simili mezzi mobili di pernottamento o altri manufatti non vincolati al suolo, quali mezzi sussidiari di pernottamento, nel limite di una capacità ricettiva non superiore al 35 per cento di quella complessiva della struttura”.

   Il Wwf esprime grande preoccupazione per l’art.15 contenuto nella nuova legge sul turismo che potrebbe portare a realizzare anche nella fascia dei 300 metri dalla battigia e, in aree paesaggistiche di rilievo, ulteriori volumetrie. Visto il rischio concreto, manifestiamo grande appezzamento per l’azione intrapresa dal Soprintendente al Paesaggio Fausto Martino che denuncia la mancata co-pianificazione da parte della regione Sarda con il Ministero competente e chiede il ricorso del Governo alla Corte Costituzionale per verificarne la legittimità. “Anche in questo caso la Sardegna - ha dichiarato Carmelo Spada delegato Wwf per la Sardegna - si distingue per scelte pianificatorie discutibili e non condivisibili come già rimarcato dalla nostra associazione in merito al DDL Urbanistica che nel suo complesso, anche con eventuali modifiche, sarebbe comunque un pessimo strumento di governo del territorio”.

  “Nello specifico della una nuova legge sul turismo - ha continuato il delegato Wwf per la Sardegna - , in merito ai campeggi, va ricordato che essi spesso sono ubicati in aree di grande bellezza paesaggistica della Sardegna, pertanto consentire il posizionamento di casette prefabbricate, pari al 35 per cento della capacità ricettiva di ogni singola struttura è davvero incredibile e inaccettabile. Anche il Wwf chiederà al Governo di impugnare la legge sul turismo della regione Sardegna come già richiesto dal Soprintendente al Paesaggio Fausto Martino che teme possano sorgere agglomerati edilizi privi di ogni qualità in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale.

  Se il governo nazionale non dovesse intervenire, valuteremo la possibilità, in presenza di singoli provvedimenti concessori, di impugnarli presso il Tribunale Amministrativo della Sardegna. “Siamo convinti che qualsiasi deroga alla tutela ambientale e paesaggistica che possa riversare ulteriori volumi edilizi, siano essi di cemento o di prefabbricati di legno, sulle coste determina un nuovo e inutile consumo di territorio costiero che compromette una risorsa strategica per le generazioni future,” ha concluso il delegato Wwf per la Sardegna.