Gruppo di intervento giuridico: stop alla caccia di lepri e pernici

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  Come ogni estate, il Comitato regionale faunistico si appresta ad approvare il calendario venatorio regionale annuale per laSardegna. Dopo aver esaminato la proposta assessoriale nella seduta del 20 giugno 2017, il Comitato regionale faunistico si riunirà il prossimo 20 luglio per adottare il calendario venatorio regionale 2017-2018, poi promulgato con decreto assessoriale. E’ giunto, infatti, il parere preventivo dell’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e ha documentato scientificamente alcune richieste molto chiare e nette: * chiusura della caccia alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus),* chiusura della caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara),Queste richieste sono state fatte anche dalla Provincia di Nuoro e dalla Provincia di Oristano.

   La consistenza delle due specie faunistiche, infatti, non è conosciuta, ma Lepri e Pernici sono ormai purtroppo piuttosto rare. L’I.S.P.R.A. ha proposto, poi, l’apertura della stagione venatoria per gran parte delle specie ritenute “cacciabili” all’1 ottobre 2017 per limitare il “disturbo venatorio” alle altre specie in un periodo ancora delicato per i “piccoli” delle specie di fauna selvatica e la chiusura entro il 20 gennaio 2018, visto che successivamente inizia il periodo riproduttivo. L’I.S.P.R.A. ha espresso il proprio parere tecnico-scientifico – obbligatorio e in gran parte vincolante – previsto dall’art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i., in base alla GUIDA PER LA STESURA DEI CALENDARI VENATORI AI SENSI DELLA LEGGE N. 157/92, COSI’ COME MODIFICATA DALLA LEGGE COMUNITARIA 2009, ART. 42 e al “Key Concepts document on Period of Reproduction and prenuptial Migration of huntable bird Species in the EU”, la guida comunitaria in materia, fondamentale per stabilire l’arco temporale della stagione di caccia.

  Ora, il Comitato regionale faunistico e l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente sono chiamati a una prova di buon senso per la difesa del patrimonio faunistico isolano. Altrimenti dovremo fare le conseguenti valutazioni. Non si può poi dimenticare che la Sardegna rimane all’anno zero per quanto riguarda la pianificazione venatoria e il legame cacciatore-territorio. A distanza di 25 anni dalla legge nazionale sulla caccia (art. 10 della legge n. 157/1992 e s.m.i.) e a 19 anni dalla legge regionale sarda sulla caccia (artt. 19 e ss. della legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.), la Regione autonoma della Sardegna non ha ancora un buon piano faunistico-venatorio regionale, la cui procedura è ancora in corso e il cui contenuto è stato fortemente criticato.