Il Parco di Porto Conte e l'erosione

Un'area del Parco di Porto Conte
Primo incontro territoriale della rete del monitoraggio dell’erosione costiera a Casa Gioiosa sede del Parco di Porto Conte mercoledì 27 giugno dalle ore 9. Il seminario di studi è inserito nell’ambito del progetto RES.MAR (rete per l’ambiente nello spazio marittimo) di cui è capofila la Regione Sardegna in collaborazione con tutte le aree marine protette e parchi nazionali e regionali costieri.L’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, responsabile dell’Azione di sistema A “rete per il monitoraggio dell’erosione costiera” del progetto strategico RES MAR, finanziato con i fondi del Programma Operativo Italia Francia “Marittimo”, promuove una serie di incontri territoriali sul tema, il primo dei quali avrà luogo mercoledì prossimo 27 giugno presso le strutture del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Casa Gioiosa - loc. Tramariglio SP. 55, n.44 ad Alghero. In Sardegna il progetto ha raggiunto la piena operatività, a seguito dell’accordo con le Aree Marine Protette regionali ed i Parchi costieri per la realizzazione delle misure di specifici indicatori fisici ed ambientali in alcune spiagge campione. Le attività, codificate con rigore scientifico da un Comitato tecnico-scientifico di progetto composto da rappresentanti del mondo accademico e della ricerca applicata regionale, sono attualmente in corso ed hanno visto la realizzazione della prima delle cinque campagne di rilevamento previste fino alla conclusione del progetto nel maggio del 2013. L’obiettivo è la costruzione di una solida e duratura architettura operativa della rete di monitoraggio, finalizzata al rilevamento dei dati utili alla gestione costiera pianificata. “Siamo onorati di ospitare questo importante incontro-spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale-non foss’altro per il fatto che anche nella nostra area protetta esistono serie problematiche di erosione costiera ed in accordo con Comune di Alghero, Provincia di Sassari, Area Marina Protetta di Capo Caccia e Università di Sassari stiamo lavorando da qualche anno nel monitoraggio del fenomeno e analisi delle soluzioni. Questo progetto quindi ben si colloca in questa fase di studio.”