Dopo il parere espresso dall’Istituto superiore per la protezione e
ricerca ambientale (Ispra) ed acquisito il parere favorevole del
Comitato regionale faunistico, l’assessore regionale della Difesa
dell’Ambiente, Gianni Lampis, ha firmato il decreto di approvazione
del “Piano di eradicazione della tartaruga palustre americana in
Sardegna”: si tratta di una specie d’acqua dolce di taglia media,
caratterizzata da una prominente macchia rossa o gialla su entrambi i
lati del capo (caratteristica che la distingue dalla testuggine
palustre europea) e nel collo con nette e regolari striature gialle.
Per molti anni, un mercato incontrollato della tartaruga palustre
americana (Trachemys scripta spp.) l’ha portata ad essere la specie di
testuggine palustre più diffusa nel mercato internazionale degli
animali da compagnia.
“Alcune specie invasive sono la seconda causa di perdita della
biodiversità nel mondo e possono generare molteplici conseguenze
negative sulle specie autoctone, come predazione, parassitismo,
diffusione di malattie e modifica dell’ecosistema – ha spiegato
l’assessore Lampis – Una di quelle più diffuse in Sardegna è la
tartaruga palustre americana, perciò era necessario predisporre linee
guida regionali con l‘obiettivo di eradicare questa specie dal
territorio isolano attraverso specifiche misure di contenimento ed
attività di formazione e informazione capillare sul territorio
regionale, anche in sinergia con gli altri soggetti competenti in
materia ambientale, considerando che le attività di eradicazione
ricadranno anche all’interno dei siti Natura 2000”.
Le Province e la Città Metropolitana di Cagliari avranno il compito di
applicare il piano a livello locale, attraverso la redazione di un
piano provinciale di eradicazione, mentre sulle operazioni vigilerà il
Corpo forestale