Coldiretti Sardegna: “Prezzo del latte: è la trama di un libro scritto da troppi anni”

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  “Le cause ancora una volta vanno ricercate nella mancata programmazione delle produzioni.Stiamo rileggendo sempre le stesse pagine del solito libro, dove i protagonisti sono i trasformatori che dopo aver privatizzato gli utili adesso socializzano le perdite alle spalle dei pastori e dei sardi”. Non usa giri di parole il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu nel ribadire ed evidenziare la situazione paradossale che si sta vivendo nel comparto agropastorale. "I trasformatori hanno accusato per circa un anno i pastori di produrre troppo latte e con quella scusa hanno abbassato il prezzo del latte in modo preventivo – ricorda il presidente -.

  Oggi, per loro ammissione, emerge che sovraproduzioni non ce ne sono state ma che anzi si è prodotto molto Pecorino romano a causa della loro disorganizzazione”. “Da quando hanno cominciato a parlare di sovraproduzioni il Pecorino romano è passato dalla quotazione di oltre 9,5 euro al kg ai circa 6,50 di adesso – precisa il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Questo è costato al comparto oltre 100milioni di euro. Perdite che non vanno addebitate ai produttori ma solo a chi non ha saputo programmare”. “La Regione deve esercitare il suo ruolo tutelando tutte le parti della filiera – avverte Battista Cualbu –. Per questo è impensabile che non si realizzi nessun intervento di aiuto di credito nei confronti della trasformazione senza una obiettiva e dignitosa ricaduta per tutta la filiera”.