Banco di Sardegna in crescita: 2015 utile netto consolidato di 18,5 milioni di euro

Direzione Generale Banco di Sardegna, Sassari
  Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato i risultati preliminari di bilancio consolidati al 31 dicembre 2015. Al riguardo, il Direttore Generale Giuseppe Cuccurese ha così dichiarato: “Il primo bilancio del piano industriale triennale, pur in presenza di uno scenario ai minimi storici dei tassi di mercato, chiude con un utile netto consolidato a 18,5 milioni di euro escludendo il significativo onere una tantum di oltre 23 milioni riferito all'accordo sindacale sul personale siglato nel mese di agosto e l’onere, anch'esso straordinario, di 5,7 milioni per i contributi ai fondi di risoluzione e solidarietà derivanti dal cosiddetto piano salva-banche mentre il risultato netto contabile è leggermente negativo (-900 mila euro).

   Ancora più importante è il livello che abbiamo raggiunto negli indicatori patrimoniali, con un coefficiente CET1 del 20,84% che ci inserisce ai primi posti tra le banche patrimonialmente più solide. Questo aspetto, visto il particolare momento che sta vivendo il sistema, è di particolare soddisfazione e vuole essere un messaggio di grande tranquillità ai nostri attuali e futuri depositanti.

  Ci riteniamo quindi soddisfatti della gestione “ordinaria” che, tra le altre cose, ha evidenziato diversi segnali incoraggianti, quali il miglioramento del trend del credito grazie alla riduzione dall'1,46 all'1,14% del costo del credito e al calo progressivo delle rettifiche su crediti (-23,4%) verso le quali abbiamo però continuato ad adottare, in linea con il quadro ancora incerto del settore immobiliare e le raccomandazioni dei regolatori, un approccio molto prudenziale elevando ulteriormente, nell'ultima parte dell'anno, il livello di copertura complessivo dal 44,3 al 46,5%, ben oltre la media di sistema.

  Sempre sul fronte della qualità del credito, registriamo positivamente anche la diminuzione del 23% dei flussi di ingresso a crediti deteriorati, mentre abbiamo privilegiato, come già detto, l'ulteriore aumento del livello di copertura complessiva dal 44,3% al 46,5%, con una copertura della componente sofferenze al 57,1%, proprio per mantenere un assetto di grande solidità al nostro bilancio; non a caso il Texas ratio, che è uno dei parametri di valutazione della solidità con riferimento ai crediti deteriorati, è per il Banco pari al 98,7%, allineato ai migliori standard del mercato.

   Altri segnali particolarmente positivi emergono dalla buona crescita (+4,4%) delle commissioni, con una sostenuta dinamica del risparmio gestito, cresciuto del 15,8 %, dalla raccolta complessiva che continua ad essere in crescita, sia nella diretta (5,2%) sia nella indiretta (+ 5,2%), a conferma della grande fidelizzazione e della fiducia riposta dai nostri clienti, dal supporto alle famiglie in materia di mutui residenziali e di prestiti personali con percentuali di crescita rispettivamente del 70 % e del 57 %.

   Ha ripreso a crescere anche il numero dei nostri clienti che, a fine 2015, ha raggiunto i 641 mila. Registriamo infine buone indicazioni anche dal calo strutturale, su basi omogenee, dei costi del personale (- 5,6%) e delle spese ordinarie di funzionamento. In definitiva, con la chiusura di questo bilancio, ci siamo preparati, con la dovuta prudenza e una ancor maggiore solidità, alle sfide che ci attendono nel 2016 e nel 2017 dove il nostro polo sardo continuerà a giocare, rafforzandolo, un ruolo di grande supporto all'economia dell'Isola per cogliere e sviluppare insieme i segnali di ripresa e di fiducia che si stanno configurando. Stiamo già lavorando al lancio di nuove iniziative commerciali, alla formazione del personale e alla razionalizzazione del nostro posizionamento territoriale, al fine migliorare l'efficienza e la qualità dei nostri servizi".