Crisi economica: 48 milioni di italiani a casa - Indagine di Federalberghi - Situazione difficile in Sardegna

Bernabò Bocca, Giorgio Macciocu
  “La flessione di italiani in vacanza che verrà registrata durante le imminenti feste di Natale e Capodanno è paragonabile ad un fuoco che cova sotto la cenere”. È il laconico commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine previsionale sulle vacanze di Natale e Capodanno degli italiani, realizzata con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions.

  “Complessivamente 11,8 milioni di italiani effettueranno una vacanza tra Natale e Capodanno, -prosegue Bocca- pari ad una flessione dell’1,6% che però, assommato al calo del 3% registrato l’anno scorso, evidenzia come il settore si trovi a patire la grave situazione economica nella quale si dibattono ancora le famiglie italiane ed ormai sempre più le imprese ricettive. “Ciò vuol dire che 48 milioni di italiani non si sposteranno affatto di casa durante le festività e di essi addirittura 30 milioni non lo faranno per motivi economici.

  “Occorrono dunque misure urgenti -sottolinea il Presidente degli albergatori italiani- per ridare liquidità alle famiglie o si rischia un ulteriore crollo dei consumi turistici, che potrebbe tirarsi dietro un ulteriore calo del PIL nazionale. “Mentre la domanda interna langue -conclude Bocca- ci vediamo negare anche gli strumenti necessari per intercettare la clientela internazionale. I costi di gestione, il peso della burocrazia e la pressione fiscale salgono. A pochi mesi dall'Expo, le delegazioni estere dell'Enit sono state decapitate, la riforma dell'istituto langue, i provvedimenti attuativi del decreto turismo non sono stati ancora emanati e la legge di stabilità ha di fatto ignorato il settore.

   È ora di capire se questo Paese vuole investire seriamente sul turismo o se invece è un tema buono solo per le chiacchiere da salotto". Per quanto riguarda il periodo natalizio in Sardegna, Giorgio Macciocu ricorda che gli operatori del comparto turistico isolano stanno vivendo un momento di particolare difficoltà.

   " La cirisi economica ma soprattutto la pressione fiscale insopportabile - afferma l'albergatore - stanno condizionando in maniera pesante le prospettive dei nostri impianti. In Sardegna si sta sempre di più consolidando un inquietante fenomeno che è quello della cessazione dall'attività di imprenditori con decine di anni di esperienze, investimenti e impegno sul campo. Cessazioni ma anche cessioni di aziende. Un dato che deve far riflettere le istituzioni, locali e regionali ".

  L’indagine, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, è stata effettuata dall’11 al 17 dicembre. Sono state ascoltate, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ben 3.000 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di circa 50 milioni di individui maggiorenni.

  Il campione è stato costruito in modo da rispettare le quote della popolazione italiana maggiorenne e minorenne (circa 60 milioni) in termini di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati. I numeri salienti delle festività di fine anno 2014 evidenziano come tra Natale e Capodanno si muoveranno complessivamente 11,8 milioni di italiani (-1,6%) dormendo almeno 1 notte fuori casa. A Natale l’88% resterà in Italia (rispetto al 91% del 2013) ed il 12% andrà all’estero (rispetto al 9% del 2013).

  A Capodanno il 69% resterà in Italia (rispetto al 76% del 2013) ed il 31% andrà all’estero (rispetto al 24% del 2013). Il giro d’affari determinato da questo movimento turistico assommerà a circa 7,8 miliardi di Euro (+12% rispetto al 2013, completamente frutto dell’impennata di italiani che si recheranno all’estero, sulla scia sia della riapertura del mercato del Mar Rosso sia attratti dalle grandi Capitali europee). Tra coloro che non faranno alcuna vacanza, pari a 48 milioni di italiani (l’80% della popolazione), mediamente quasi 30 milioni dichiarano di non potersi muovere per motivi economici.

  Per Natale saranno poco più di 6,2 milioni (rispetto ai 6,1 milioni del 2013) gli italiani che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa, per un incremento di appena il 3%. Di conseguenza a Natale quasi 54 milioni di italiani rimarranno a casa.Tra chi potrà permettersi una vacanza l’88% (rispetto al 91% del 2013) resterà in Italia, mentre il 12% (rispetto al 9% del 2013) andrà all’estero.

  La vacanza preferita sarà in montagna (40%), seguita da una città diversa da quella di residenza (24%), dalle città d’arte maggiori e minori (16%) e dal mare (14%). Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee saranno preferite dal 70%.Per chi resterà in Italia l’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (41%), seguito dall’albergo (28%), dalla casa di proprietà (10%), dai rifugi alpini (7,2%) e dai B&B (4,5%).

  A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 4,6 notti fuori casa (rispetto alle 4,5 notti del 2013) per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) di 657 Euro (rispetto ai 585 Euro del 2013) composti in Italia da 548 Euro ed all’estero di 1.441 Euro, per un giro d’affari di 4,1 miliardi di Euro rispetto ai 3,55 miliardi del 2013 (+15,6%). Pe Capodanno saranno circa 5,6 milioni gli italiani (rispetto ai circa 6 milioni del 2013) che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa, per un -6,2% rispetto al 2013. Ad essi si aggiungeranno quasi 900 mila italiani che faranno vacanze lunghe da Natale. Da ciò deriva che oltre 53 milioni di italiani trascorreranno a casa il Capodanno.

  Tra chi potrà permettersi una vacanza il 69% (rispetto al 76% del 2013) resterà in Italia, mentre il 31% (rispetto al 24% del 2013) andrà all’estero. Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee assorbiranno l’83%. Per chi resterà in Italia la vacanza preferita sarà ancora in montagna (37%), seguita da una città diversa da quella di residenza (30%), dalle città d’arte maggiori e minori (17%), dal mare (10%) e dalle località termali e del benessere (3%).

  L’alloggio preferito sarà l’albergo (36%), seguito dalla casa di parenti o amici (30%), dai B&B (11%) e dai rifugi alpini (9,5%). A Capodanno gli italiani in vacanza dormiranno in media 3,7 notti fuori casa rispetto alle 3,5 notti del 2013, per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) di 660 Euro rispetto ai 569 Euro del 2013 suddivisi in Italia da 436 Euro ed all’estero di 1.075 Euro, pari ad un giro d’affari di 3,7 miliardi di Euro rispetto ai 3,4 miliardi di Euro del 2013 (+8,8%).

  I motivi principali per i quali il resto della popolazione italiana dichiara che non effettuerà nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a motivi economici, che si attestano al 61% (circa 30 milioni), andando ulteriormente a gonfiare il numero di italiani giunti ormai ad una vera e propria soglia di ‘povertà turistica’.Tra gli altri motivi si evidenziano quelli per motivi di salute nel 16% dei casi, i motivi familiari nel 14% dei casi, impegni di lavoro nel 7% dei casi e chi dichiara che farà vacanze in un altro periodo nel 7% dei casi.