Turismo e servizi: abusivismo dilagante - Bocca e Macciocu: "Un mercato sommerso pari a quello ufficiale"

Bernabò Bocca, Giorgio Macciocu
  Stesso mercato, stesse regole. E’ questo il punto di vista di Federalberghi. Non ci spaventa un mercato più competitivo, ma chiediamo che tutti siano tenuti ad offrire le medesime garanzie, ai turisti, ai lavoratori, alla collettività.

   In occasione della giornata nazionale sulla legalità indetta da Confcommercio-Imprese per l’Italia, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, accende un faro sulla miriade di esercizi ricettivi e della ristorazione -abusivi e semi-abusivi- che continua ad inquinare il mercato con un'offerta parallela, sfuggendo a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.

   Bocca ricorda che l’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici (case private, aziende agricole, famiglie di pescatori, etc.) era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli, che dovrebbero poter svolgere le relative attivita` in via occasionale e comunque accessoria rispetto all’attivita` principale. Grazie alla sostanziale assenza di controlli, il fenomeno e` proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale, che danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza.

  In Italia, gli esercizi ricettivi regolari ospitano ogni anno circa 103 milioni di turisti, tra italiani e stranieri, per 360 milioni di pernottamenti, e danno lavoro a più di 230mila lavoratori. Non esistono cifre ufficiali che censiscano i flussi in strutture abusive e semiabusive, ma possiamo stimare che il fenomeno valga almeno 100 milioni di pernottamenti all’anno e bruci la possibilità di creare 70mila nuovi posti di lavoro per i nostri giovani. Per questo motivo, insieme ai sindacati dei lavoratori, Federalberghi ha ufficialmente richiesto che tali attività siano soggette ad un efficace sistema di controlli. Le preoccupazioni espresse da Federalberghi sono condivise in tutto il mondo.

  Da Berlino a Parigi, da Barcellona a New York, si moltiplicano le iniziative per contrastare il dilagare dell'abusivismo. Il contrasto alla shadow economy, conclude Bocca, costituisce la nuova frontiera da presidiare. Chiediamo al Governo di dar seguito con urgenza agli ordini del giorno accolti in Senato nel luglio scorso, con i quali il Parlamento ha affermato la necessità di assicurare regole certe e controlli effettivi per la gestione della ricettività parallela. Analoga presa di posizione è stata assunta nel corso degli ultimi anni anche dal presidente di Federalberghi Sardegna, Giorgio Macciocu, il quale ha sottolineato che il "mercato parallelo" nell'Isola ha almeno la stessa capacità ricettiva di quello ufficiale ma completamente inserito nel sommerso.

   "Il nostro settore soffre una concorrenza - spiega l'albergatore - maligna e a tutt'oggi impunita in quanto ancora non si è accertata da parte degli enti locali la vera volontà di fare emergere queste anomalie che puniscono pesantemente le attività classificate". Secondo Macciocu i ritardi dei Comuni della Sardegna nei controlli dell'abusivismo nel settore turistico e dei servizi finiranno con il portare il comparto a una lenta agonia.