La soluzione di Crisponi sulla tassa di soggiorno: "Tassa d'imbarco per l'ambiente"

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  L'ex assessore regionale al turismo dopo aver demolità il sistema tassa di soggiorno in Sardegna, avanza di seguito la sua proposta. "Insomma, a mio parere un guazzabuglio dal quale è necessario venir fuori in modo chiaro e trasparente e soprattutto convincente sotto il profilo del gettito. Aggiungo che si deve essere anche coraggiosi.

   Gli scenari rispetto al 2009 sono ormai cambiati. C’è da due anni, la mini ripresa del turismo, però le casse della Regione e dei comuni son sempre desolatamente vuote. A mio giudizio, son maturi i tempi - e a breve presentero’ in merito apposita proposta di legge in Consiglio regionale - per iniziare a ragionare (lo preciso, stante la cronica scarsità di risorse a disposizione del comparto turistico e della confusione provocata nel mercato dall’attuale modello impositivo), sulla possibile applicazione della tassa di sbarco per l’ambiente per tutti, tutti quelli che - esclusi ovviamente i sardi, - o in aereo o in nave arrivano sull’Isola.

   Il gettito in questo modo eliminerebbe l’assurda discriminazione fra chi alloggia alla luce del sole e chi lo fa in nero, con un ammontare annuo disponibile ovviamente ben diverso da quello modesto riscosso dal drappello delle 13 amministrazioni consentendo una successiva equa ripartizione fra tutti i comuni turistici secondo le statistiche ufficiali relative ai pernottamenti.

   Grazie a tale sistema, certamente piu’ democratico e generatore di buone economie per tutti, si andrebbero a stimolare le amministrazioni locali nell’assicurare un corretto controllo nelle strutture e nello scovare alloggi abusivi che non generano numeri ufficiali, ma solo ricavo per furbetti con costi e aggravio di servizi alla comunità senza riceverne un diretto corrispettivo.

  In tal modo, con la tassa di sbarco per l’ambiente, si chiederebbe un contributo a tutti nessuno escluso, eccetto i sardi ripeto, attraverso l’emissione dei biglietti aerei o navali da parte delle compagnie, per un importo di 4,00 euro per persona. Importo questo piu’ democratico e accessibile rispetto ai 15-20 euro per persona a settimana richiesti mediamente nelle 13 località. Secondo i calcoli si puo’ valutare che avremmo a disposizione 3,5 milioni di persone in arrivo ogni anno con gli aerei e 2,5 milioni trasportati con le navi.

  Al netto di un 10% (per eccesso), di sardi viaggiatori, residuerebbero 5.500 mila arrivi a fronte del milione 200mila arrivi nei soli alberghi rilevabile dalle statistiche ufficiali. Se a questa massa di viaggiatori pari a 5,5 milioni si applicasse sul biglietto aereo o navale di sola entrata nell’isola la tassa di sbarco pari a 4,00 euro per persona (esattamente come in Corsica, ma lì pagano anche i corsi residenti) ne deriverebbe un introito di non meno 21 o 22 milioni di euro annui a fronte degli scarsi 2 milioni generati dalla tassazione attuale.

  Insomma andremmo a moltiplicare per 10 l’attuale gettito soddisfacendo in ogni caso le stesse amministrazioni attualmente coinvolte e correggendo la sua distribuzione anche a favore dei comuni turistici che non applicano l’imposta, in ragione dell’imposizione calibrata per effettive presenze registrate nelle nostre località dal Sired, il sistema statistico ufficiale dell’assessorato regionale del turismo operativo da 2 anni".

                                                                         Luigi Crisponi