Questo è l’appello che Nando Faedda, Presidente della Confcommercio
Sardegna ha scritto in una lettera inviata stamane al presidente
dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana.
Le imprese sono senza liquidità e non riusciranno a far fronte ai
pagamenti che si profilano all’orizzonte nelle prossime settimane,
quindi l’IMU oltre alla tassa sulla raccolta dei rifiuti, sulla
occupazione delle aree pubbliche, sulla pubblicità e le insegne e
quant’altro.
In alcuni casi, il mancato pagamento di tali imposte o tasse sarebbe
legittimamente legato alla mancata fruizione di servizi, quali quelli
della raccolta rifiuti o della occupazione del suolo pubblico, vista
la chiusura delle attività, come pure nel caso della tassa su insegne
e pubblicità, non essendoci i fruitori vista la ferrea limitazione
alla libera circolazione dei cittadini.
“Comprendiamo si tratti di un grande sacrificio per le finanze delle
Amministrazioni Locali, ma il rischio vero è che comunque gran parte
delle imprese non saranno in grado di pagare e pertanto sarà
inevitabile un contraccolpo nei bilanci pubblici” continua Faedda che
pertanto auspica che la misura venga introdotta quanto prima per
evitare ulteriori problemi di insolvenza per imprenditori e famiglie.