Soddisfazione del Consorzio di Tutela per l'inizio della stagione dell'agnello

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Sono positivi i primi dati dell’annata appena cominciata per l’agnello di Sardegna Igp. A dirlo è il Consorzio di tutela dello stesso agnello marchiato Igp, che ha raccolto e diffuso i dati del mese di novembre. Il prezzo dell’agnello sardo Igp registrato a novembre rispetto allo stesso mese dello scorso anno segna + 16%: il prezzo massimo del mese scorso era di 4,50 euro/kg rispetto ai 3.88 del 2018. In crescita anche il numero degli agnelli macellati, che a novembre hanno sfiorato i 60mila con una crescita del 10% rispetto al 2018, il 75% dei quali sono marchiati Igp, + 5% rispetto al 2018. Trend che fa ben sperare e che conferma gli sforzi del Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp (Contas) già in campo con i controlli anti-tarocco e per la promozione dell’agnello di Sardegna Igp su tutto il territorio nazionale in vista delle festività natalizie in occasione delle quali si stima che il 50 % del totale degli agnelli allevati nell’isola saranno destinati al mercato nazionale ma anche estero. 

“Finalmente anche il mercato premia il lavoro e la strategia che stiamo attuando come Consorzio a tutela del consumatore e del pastore sia con la vigilanza (importante il lavoro fatto sulle contraffazione nell’ultimo anno a livello nazionale) che con la promozione degli agnelli marchiati Igp con una serie di iniziative locali oltre che con presenza sulle migliori fiere internazionali – afferma il presidente del Contas Battista Cualbu -. Il consumatore sta privilegiando l’acquisto di prodotti a marchio e nazionali perché da una parte sta recependo la campagna sulla qualità della carne di agnello sardo nutrito con il solo latte delle madri allevate al pascolo semi brado. E dall’altra, appunto, privilegiano il prodotto a marchio perché sono più tutelati e garantiti sull’origine del prodotto”. 

“Per questo ci appelliamo ai consumatori perché acquistino l’agnello di Sardegna Igp – sottolinea il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. E’ necessario prestare attenzione all’etichetta. Nell’agnello intero deve essere presente il doppio bollino: quello verde in cui è raffigurato l’agnello stilizzato e il tondo giallo-blu che connota l’Indicazione geografica protetta. Mentre nelle confezioni deve essere riportata in etichetta la dicitura Agnello di Sardegna Igp. Questa è una garanzia per il consumatore. Nessun altro agnello può fregiarsi di questo marchio e neppure è consentito scrivere agnello sardo. Ma è necessaria anche la collaborazione del consumatore che deve segnalarci le non conformità scrivendo o chiamando al Consorzio o semplicemente inviandoci anche dei messaggi whats app al numero 334.1013034”. 

Ma l’appello del Contas è rivolto anche a tutti gli allevatori affinché chi ancora non è iscritto e non certifica i suoi agnelli Igp lo faccia il prima possibile: “per rendere certificabile è controllabile tutta la produzione degli agnelli in Sardegna. Solo il marchio ci consente di seguire lungo tutta la filiera i nostri agnelli. In questo modo da una parte tuteliamo il nostro lavoro e dall’altra garantiamo un prodotto dall’origine certa ai consumatori”.