Giornata magica a Roma per Alghero e gli algheresi: selezioni per la nomina della Capitale Italiana della Cultura 2018

Alghero, Sardegna
  Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Matera nel 2019 (capitale europea). Al via martedì mattina presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo le audizioni delle dieci finaliste per la Capitale Italiana della cultura del 2018. Tutti i riflettori nazionali sono puntati su Alghero, la perla del Mediterraneo, la prima città delle dieci finaliste a presentarsi a Roma davanti alla commissione che martedì 31 gennaio - alle ore 15 - proclamerà la vincitrice a cui verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.

  Alghero è un insieme di immagini e paesaggi inimitabili che si susseguono con crescente interesse, il verde dalla macchia mediterranea e il colore intenso del mare: un quadro naturale tra i più coinvolgenti nel Mediterraneo, su cui si specchia il caratteristico centro storico, ricco di storia, architettura, cultura e identità. Tanti spunti oggetto del "dossier" che la nutrita delegazione capitanata dal sindaco presenterà alla giuria di esperti scelti dal Ministero.

  Un lavoro costruito con partners eccellenti: l'Università, la Camera di Commercio, l'Area Marina e il Parco regionale di Porto Conte, la Diocesi Alghero-Bosa, le associazioni nazionali delle città dell'Olio e del Vino, i comuni di Oliena, Orgosolo, Sorso e Ittiri. Con Mario Bruno saranno presenti a Roma l'assessore alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna Claudia Firino, la delegata alla Cultura e Turismo del Comune di Alghero Gabriella Esposito, il segretario generale dell'Ente Luca Canessa con i dirigenti dei settori Programmazione, Finanze e Bilancio, Salvatore Masia e Pietro Nurra, il presidente della Fondazione Meta, Paolo Sirena.

  Con loro i rappresentanti istituzionali della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, Joan-Elies Adell della Generalitat de Catalunya e Filomena Cappiello, responsabile regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose. Alghero Capitale Italiana della Cultura 2018 è più di un semplice progetto, che va oltre il titolo nazionale: C'è insieme un articolato programma di rigenerazione urbana e partecipazione che mira a rilanciare la destinazione rafforzando l'idea di comunità, cittadinanza e multiculturalità.

  Dalla riqualificazione dell'ex Cotonificio al Distretto della Creatività, passando per il Museo Archeologico della Città, la Biblioteca del Mediterraneo, il Teatro Civico, i rapporti con i Paesi Catalani e le relazioni più autentiche con quelli della Sardegna. E ancora tradizione, cultura, mare incontaminato, ambiente, enogastronomia: un mix vincente legato dalla lingua che ancora oggi si respira, si vive nei vicoli e nelle piazze della città vecchia, l'algherese. Nel "dossier" non mancano i grandi eventi sportivi, artistici e musicali che portano le celebri firme dello stilista Antonio Marras e del musicista Paolo Fresu, in grado di far vivere Alghero, ma soprattutto la Sardegna, oltre la stagione balneare.

  Ecco perché con orgoglio e convinzione il sindaco Mario Bruno ripete e precisa che "Alghero rappresenta la candidatura di un'intera Isola". CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA L’iniziativa di selezionare ogni anno la “Capitale italiana della cultura” è stata introdotta con la legge Art Bonus e mira a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.