Coldiretti: la festa del carciofo ha dato i frutti sperati

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  In poco più di una settimana nei mercati di Campagna Amica sardi sono stati venduti 100mila capolini confermando la grande sensibilità dei sardi per i prodotti di qualità ma anche per gli agricoltori che quest'anno hanno dovuto fare i conti con una stagione non sicuramente felice. "Siamo molto soddisfatti" commenta Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna che ha promosso insieme alle Federazioni provinciali e agli Agrimercato l'iniziativa per dare un po di respiro ai produttori che oltre a vedersi crollare il prezzo di oltre il 50 per cento hanno trascorso diversi giorni senza neppure riuscire a vendere un carciofo.

   "I carciofi rappresentano una fetta importante delle nostre produzioni agricole – continua il presidente –. Lo spinoso, che rappresenta il 60 per cento delle varietà prodotte, si fregia anche della denominazione di origine protetta (Dop). L'inverno anomalo – spiega - con le temperature primaverili, ha letteralmente stravolto la produzione: è aumentata e l'ha anticipata concentrandola in un breve periodo, congestionando il mercato. Per questo come organizzazione abbiamo voluto dare il nostro contributo promuovendo la vendita ad un prezzo politico in tutti i mercati di Campagna Amica". Durante la festa del carciofo le associazioni Agrimercato hanno promosso diverse iniziative.

  A cominciare dalla collaborazione con il Consorzio dell'agnello Igp di Sardegna: grazie agli agriturismo Terranostra è stato offerto l'agnello con il carciofo. Inoltre in tutti i mercati sono state promosse diverse manifestazioni con le maschere. "Siamo consapevoli di non aver risolto il problema – precisa Battista Cualbu - ma sicuramente in un momento difficile siamo rimasti, come sempre, vicini ai nostri soci, coinvolgendo e trovando la collaborazione dei sardi".