Scuole chiuse, bambini a casa. Da intrattenere o da seguire per i
compiti. Da quando l’Italia è stata toccata dall’emergenza
Coronavirus, per i genitori la conciliazione di lavoro e famiglia è
diventata una vera missione impossibile.
Non è ancora chiaro per quanto tempo questa crisi continuerà, motivo
per cui Sitly.it, piattaforma specializzata nella ricerca di baby
sitter, ha lanciato un nuovo servizio:
«Si dice che sia dalle
situazioni difficili che nascono nuove idee. Abbiamo pensato: la
maggior parte delle famiglie ha un laptop o un tablet in casa; i
genitori non hanno sempre la possibilità di assistere e intrattenere i
figli 24 ore su 24; al contempo molte baby sitter di Sitly sono al
momento a casa, senza occupazione, visto che le indicazioni sono di
evitare i contatti extra famigliari», ha dichiarato il fondatore Jules
van Bruggen. «Un genitore del nostro team ha chiesto alla sua baby
sitter di ‘guardare’ il figlio per un'ora tramite portatile, in modo
che potesse concentrarsi sul suo lavoro. Ho pensato: ‘Questa è la
soluzione’».
Sitly promuove da oggi la baby sitter a distanza (chiamata anche baby
sitter virtuale o baby sitter online), una baby sitter tradizionale
che però gioca con i bambini e li aiuta a fare i compiti senza recarsi
al domicilio ma collegandosi in videochiamata con programmi come
Skype, Zoom o anche con una semplice chiamata video su Whatsapp.
Continua Jules van Bruggen: «Sappiamo bene come per i bambini la
presenza fisica sia importante, soprattutto per i piccoli. Ma stiamo
vivendo un periodo eccezionale, che rende necessari approcci
eccezionali e diversi dal solito. E questa può essere l’occasione per
scoprire cose nuove e nuovi modi per mantenere in vita vecchie
abitudini: i giochi e le attività che i bambini possono fare con una
baby sitter a distanza sono moltissimi».
Dall’ufficio comunicazione Italia: «Abbiamo già inviato un e-mail ai
nostri sitters chiedendo se potevano indicare nel loro profilo la
disponibilità anche come aiuto compiti online o baby sitter a
distanza. La reazione è stata subito positiva. Stiamo anche studiando
dei giochi che potranno essere di spunto per intrattenere i bambini da
lontano. Le baby sitter che conoscono bene lingue straniere,
potrebbero inoltre offrirsi per brevi sessioni in lingua. Crediamo che
questo sia davvero un’occasione per far lavorare tante baby sitter in
questo momento senza occupazione».
Non solo, grazie al servizio in remoto, si garantisce ai bambini la
possibilità di mantenere i contatti con la propria baby sitter; si
offre ai genitori un’ora o più di pausa per poi tornare a far
compagnia ai propri figli in maniera ancora più proficua; si può
individuare una baby sitter vicino a casa, facendo diventare la fase
‘a distanza’ un primo approccio da trasformare in una collaborazione
duratura e ‘fisica’ dopo la crisi.
Come funziona la baby sitter a distanza
Dopo aver effettuato l'accesso a Sitly (attraverso il sito
www.sitly.it), i genitori possono filtrare le baby sitter che offrono
anche assistenza online. Una volta individuato il candidato prescelto,
si avvia la collaborazione. Sia il servizio di aiuto compito che di
intrattenimento avverrà, a discrezione delle parti, attraverso le
videochiamate grazie a app come Skype, Zoom, FaceTime o Google
Hangouts. Applicazioni in cui è anche possibile condividere le
reciproche schermate, funzione utile ad esempio per i compiti online.
Linda, del team di Sitly: «Sono una madre single con due figli, uno di
6 e l’altro di 8 anni. Entrambi i devono, oltre alle lezioni online
organizzate dalla scuola, svolgere dei compiti dati dalle maestre. Ho
chiesto alla mia ‘vecchia’ baby sitter di supportarmi a distanza
collegandosi dal tablet. Avevo dei dubbi che potesse funzionare
soprattutto con il più piccolo, ma è andata tutto sorprendentemente
bene! Ha completato tranquillamente i suoi compiti. E se qualche volta
si distraeva, lei gli proponeva un breve gioco e poi continuavano»
Altra novità da parte di Sitly, è l’offerta dell’Abbonamento Premium
gratuito per 1 mese per tutti quei genitori che continuano a lavorare
in questo momento di emergenza in servizi essenziali: operatori
sanitari, forze dell’ordine, chi è impegnato nella catena alimentare e
nel trattamento dei rifiuti.
E’ sufficiente dichiararlo al momento dell’iscrizione o indicarlo sul
proprio profilo se già registrati al sito. In questo modo sarà più
semplice cercare una baby sitter disponibile a recarsi nel loro
domicilio e assistere i bambini.
«In piena emergenza, ci sono pervenute diverse segnalazioni da parte
di genitori impegnati nei servizi essenziali che non trovano una tata
disponibile per assistere i bambini in casa, nonostante non vi siano
restrizioni per svolgere il lavoro di baby sitter da parte del Governo
– specifica Jules van Bruggen – Una piattaforma come la nostra serve
ad allargare il raggio di ricerca, ora più che mai. Abbiamo così
pensato di contribuire anche noi alla ‘solidarietà digitale’ offrendo
a questi genitori l’abbonamento gratis in modo che possano contattare
direttamente centinaia di baby sitter disponibili in zona. Con questa
azione solidale, possiamo davvero fare la differenza proprio per
quelle persone che oggi sono così importanti per l’Italia intera».