Riparte il Festival Internazionale Corale di Musica Sacra

coro Gioacchino Rossini di Sassari

  Ideato e promosso dal Coro dell'Associazione Musicale Collegium Karalitanum, una delle formazioni corali sarde più antiche e molto apprezzate all'estero, in attività da circa trent'anni. Un festival che, giunto quest'anno alla diciottesima edizione, malgrado le tante difficoltà economiche, continua a portare avanti con straordinaria passione, studio e talento un repertorio sempre ricercato e vario, confermandosi ancora una volta un appuntamento irrinunciabile e parte del patrimonio culturale per la città di Cagliari. 

  Tre gli appuntamenti con ingresso gratuito che nei giorni 9, 10 e 17 dicembre alle ore 20.30 vedranno ospiti a Cagliari, nella Chiesa del Santo Sepolcro, sede storica del festival, ensemble e cori di grande prestigio, protagonisti di concerti molto diversi fra loro, sia per la formazione che per il programma musicale, ma accomunati dalla grande partecipazione per la musica polifonica e dalla qualità dei repertori. Un festival che si pone l'obiettivo di offrire alcune tra le pagine più belle della musica corale sacra, e, in questa occasione, "dedicate al Natale, per conoscere insieme al pubblico come la musica, nei suoi diversi sviluppi, ha celebrato la nascita di Cristo", spiega Carmine Dell'Orfano, nuovo direttore artistico della rassegna. L'apertura è affidata, venerdì 9 dicembre, all'ensemble "EquiVoci", un sestetto vocale genovese, nato nel 2013 e costituito da cantanti e cantori provenienti da esperienze musicali diverse che nonostante la giovane età possiedono un curriculum di tutto rispetto.

  Soprani: Giulia Ghiorzi, Barbara Maiulli; controtenore: Tomaso Valseri; tenore: Chris Iuliano; baritono: Marco Bandino; basso: Marco Grattarola. Tra le partecipazioni, quella con il Coro Giovanile Italiano e quella nei concorsi corali nazionali e internazionali che li hanno visti classificarsi ai primi posti. Il loro repertorio è costituito da una prima parte di brani composti tra il 1500 e il 2000, con riferimenti a differenti tradizioni europee quali "Salve Regina" di F. Litz; "Bogoroditse Devo" di S. Rachmaninov; "Cantate Domino" di C. Monteverdi, Thomas Tallis - If Ye Love Me, e tanti altri, e una seconda parte dedicata alle canzoni sacre del Natale. Partendo dalla musica antica, si attraversa il romanticismo, si sperimenta la musica contemporanea e si scopre la proposta degli autori attuali. Sabato 10 dicembre, sarà protagonista il Coro dell'Associazione Musicale "G. Rossini" di Sassari (dal 1992), diretto da Clara Antoniciello.

  Tra le realtà corali più importanti della Sardegna che conta numerosi premi nelle più importanti rassegne, presenterà al Festival Internazionale Corale di Cagliari un repertorio sacro quasi esclusivamente contemporaneo di compositori soprattutto del Nord Europa, fucina di una corrente di pensiero musicale che ha avuto un importante sviluppo nel mondo. Sabato 17 dicembre, chiusura in grande stile con la partecipazione di tre cori di recente formazione: Il "Coro Caterina Cittadini di Portoscuso" specializzato in musica sacra, diretto da Mariano Garau, le cui opere vengono eseguite in tutto il mondo; il Coro "Insulae Ichnussae Juvenes Voces", sezione giovanile costituita da dodici giovanissime provenienti dal coro di voci bianche del prestigioso e pluripremiato Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris che eseguirà brani natalizi con una particolare attenzione alle diverse tradizioni europee; e infine il "Coro Mani Bianche" di Cagliari, diretto da Stefania Coccoda e composto da venti membri di cui quindici sordi madrelingua, alla prima esibizione in un festival corale.

   Un coro costituito da persone sorde che la grande passione per la musica li ha aiutati a superare difficoltà e modi di pensare comuni, e a raggiungere un importante obiettivo. Il "Coro Manos Blancas" nasce in Venezuela grazie ad un programma socio-culturale realizzato da José Antonio Abreu, musicista, attivista, politico, educatore e accademico venezuelano, fondatore del modello didattico musicale "El Sistema", un metodo di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e fanciulli di tutti i ceti sociali. Dopo quasi vent'anni di esperienza e divulgazione mondiale, che ha visto la nascita di diversi "Cori di Mani Bianche" nel mondo, nel 2016 ha ottenuto una valenza scientifica con la definizione ed il riconoscimento della Coromanologia che studia proprio questa particolare espressione musicale con gesto, voce e movimento. La filosofia del coro si sposa perfettamente con la missione dell'Ente Nazionale Sordi: nel voler dimostrare che la "diversità" con la quale vengono identificati in quanto disabili, può essere considerata una grande risorsa per la società.

   "Vorrei ringraziare il nuovo direttore artistico Carmine dell’Orfano che sebbene sia solo da pochi mesi alla guida dell’Associazione ha saputo dare preziosi e competenti consigli sulla sua realizzazione; tutti i cori partecipanti; i direttori Clara Antoniciello, Mariano Garau, Franca Floris e Don Marco Lai che con grande entusiasmo e generosità ci ospita nella Chiesa del Santo Sepolcro, e la Caritas diocesana per la raccolta spontanea di fondi a favore dei terremotati", ha sottolineato Ignazio Picciau, Presidente dell'Associazione Musicale Collegium Karalitanum. Il Festival Internazionale Corale di Musica Sacra, è organizzato dal Coro dell’Associazione Musicale Collegium Karalitanum, con  il contributo della Regione Sardegna ed il patrocinio del Comune di Cagliari, della FE.R.SA.CO - Federazione Regionale Sarda Associazioni Corali e della Feniarco - Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali.