Non suonava in pubblico da sette anni e ha scelto il “suo” corso per riabbracciare il contrabbasso. Si è conclusa con un vero evento la settimana di Stintino Jazz, il seminario per giovani musicisti tenuto dal maestro Bruno Tommaso.
Sabato sera, in largo Cala d’Oliva, il grande compositore e musicista, primo presidente dell’Associazione Nazionale Musicisti Jazz, non solo ha diretto l’orchestra dei giovani studenti del liceo Azuni di Sassari, ma ha anche regalato un saggio della sua classe. Insieme al direttore artistico della manifestazione, Stefano Garau, che lo accompagnava al pianoforte, Bruno ha eseguito una struggente versione di “Almeno tu nell’universo”, in un momento di rara suggestione che ha impreziosito una serata già di per sé speciale.
I trenta ragazzi dell’orchestra jazz dell’Azuni hanno eseguito un repertorio vario, composto per la maggior parte da musiche originali di Bruno Tommaso e Stefano Garau. Il seminario ha impegnato i giovani musicisti per sette giorni, nei locali della scuola elementare di Stintino. In precedenza, nella settimana dal 9 al 16 luglio, era toccato a Pietro Scalvini, già violista del Quartetto di Fiesole e docente, guidare il corso di musica classica per oltre venti ragazzi, in una rassegna che, giunta alla sua terza edizione, quest’anno ha raddoppiato unendo proprio la classica alla musica jazz.
Stintino Jazz&Classica, organizzata dall’Associazione LABohème insieme al Comune di Stintino, si conferma punto fermo dell’offerta culturale estiva stintinese, richiamando nell’antico borgo dei pescatori studenti e docenti da tutta la provincia.
Nei quindici giorni di workshop hanno trovato spazio tre concerti di musica classica – al nuovo Museo della Tonnara e nella parrocchia dell’Immacolata Concezione – e altrettanti di jazz big band, ospitati al Porto Vecchio e conclusi nella piazza principale del paese. Sono stati oltre cinquanta gli allievi formati dai maestri Scalvini e Tommaso, in larga maggioranza studenti che hanno potuto perfezionare la propria formazione.
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